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Le 5 scene più drammatiche di Scissione

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Il thriller distopico Scissione, attualmente tra le serie più viste su Apple Tv+ nonché tra le migliori dell’ultimo periodo (qui trovate la classifica delle migliori 5 della piattaforma), chiude la sua prima stagione lasciando allo spettatore molti interrogativi irrisolti, la maggior parte dei quali derivanti dai momenti più drammatici che si sono susseguiti nel corso dei 9 episodi da cui questa è composta. Il maggiore punto di forza della serie diretta da Ben Stiller, infatti, sta proprio nelle sensazioni di tensione e alienazione che la perfetta fotografia, unita alla simbologia dell’ambiziosa trama, riescono a suscitare all’altra parte dello schermo, offrendo infiniti spunti di riflessione su diverse tematiche, a partire dalla critica al mondo del lavoro e alla metafora del disturbo dissociativo. Per renderle omaggio al meglio, abbiamo dunque deciso di riportare 5 tra le scene più drammatiche a cui abbiamo assistito, selezionandone le più significative ai fini della trama e le più cariche di pathos.

5) Petey incrocia lo sguardo di Mark per l’ultima volta

Scissione

I primi episodi di Scissione vedono tra i protagonisti Petey (Yul Vazquez), ex dipendente della Lumon riuscito a scappare dall’oscura azienda e a intraprendere il processo di reintegrazione dei ricordi scissi; Petey riesce a rintracciare Mark (Adam Scott) e tenta (come può) di fargli aprire gli occhi sulle reali intenzioni della Lumon, dalla quale continua a nascondersi. Petey è dunque l’unica speranza per Mark di riuscire a scoprire qualcosa in più sul misterioso posto in cui lavora ma, a causa della procedura a cui si è sottoposto tentando di sfuggire alla scissione, la sua percezione della realtà risulta continuamente distorta, così come la sua salute psicofisica. Nell’episodio “Nell’eternità“, assistiamo al momento in cui Petey, in evidente stato confusionario e con indosso una vestaglia mentre si aggira tra gli scaffali di un supermercato, comincia a perdere sempre di più la lucidità, tanto da costringere i presenti ad allertare i soccorsi. Nello stesso momento giunge sul posto anche Mark, che assiste da lontano al graduale collasso dell’ex collega, con cui riesce ad avere un ultimo contatto visivo prima che lui finisca a terra esanime. Il momento di massima drammaticità è tutto in quello sguardo, che vede il dissolversi della vita per Petey e della speranza per Mark, a cui non resta più alcuna testimonianza sui pericoli che corre al lavoro.

4) Il gesto disperato di Helly

Scissione

L’ultima arrivata Helly (Britt Lower) non riesce proprio a integrarsi al suo nuovo lavoro alla Lumon, tanto da provare gesti estremi e minacce pur di riuscire a dimettersi. A tenerla intrappolata alla Lumon, però, sembrerebbe essere proprio la sua esterna, dando alla luce la prima metafora sulla dicotomia esterno/interno, riguardante il disturbo dissociativo della personalità, scaturito dal forte grado di depressione che la donna arriva a provare, che la porta a tentare addirittura il suicidio. La drammaticità del momento di quel gesto disperato corrisponde al livello di massima tensione dell’episodio “Il tuo vero io“, enfatizzata dal fatto di essere l’ultima scena di chiusura di puntata, lasciando allo spettatore sconforto e inquietudine causati dall’incertezza delle sorti della protagonista.

3) “and if I die before I wake, I pray the Lord my soul to take

Scissione

La morte di Petey non scolvolge soltanto Mark, ma ha importanti conseguenze per tutta la Lumon, decisa dunque a recuperare il chip impiantato nel cervello dell’ex dipendente, potendo questo contenere dati sensibili non condivisibili al di fuori dell’azienda. A tentare il recupero del chip è Harmony Cobel (Patricia Arquette), presentandosi al funerale di Petey ignara di incontrarvi anche Mark; durante la proiezione di un video commemorativo che vede protagonisti Petey e sua figlia, la spregiudicata Cobel riesce ad approfittare della distrazione dei presenti per recuperare il chip, riuscendo a forare il cranio della salma, dando vita a una delle sequenze più intense di Scissione, che accompagna la successione delle immagini all’incalzare della musica, via via più distorta, per poi culminare in un grido finale e nella fuga di Mark, travolto da quell’insieme crescente di tensione che lo accomuna allo spettatore. A rendere la scena più drammatica è inoltre la scelta della canzone Enter Sandman dei Metallica e, più nel dettaglio, la frase del testo pronunciata da Petey “Now I lay me down to sleep/I pray the Lord my soul to keep/If I die before I wake/I pray the Lord my soul to take” (Adesso mi stendo a dormire/Prego il Signore di vegliare sulla mia anima/Se dovessi morire prima di svegliarmi/Prego il Signore di prendersi la mia anima), risultando essere un simbolico riferimento al non voler morire senza aver prima attuato il risveglio della coscienza dal processo di scissione.

2) Dylan libera tutti

Severance

Quando gli impiegati della Lumon capeggiati da Mark vengono a conoscenza della modalità in cui possono risvegliarsi all’esterno riconnettendosi con la propria metà scissa, il compito di coordinare i diversi interruttori collegati ai vari chip viene affidato a Dylan (Zach Cherry), che si offre spontaneamente di manovrare la missione dall’interno. Tutta la sequenza che vede Dylan lottare sia con se stesso affinché le azioni che compie siano perfettamente simultanee, sia con Seth Milchick (Tramell Tillman) che cerca di fermarlo e di fare irruzione nella sala comandi, danno vita ad altissimi livelli di tensione e drammaticità, rafforzati anche in questo caso dal cliffhanger finale corrispondente al rilascio, da parte di Dylan, degli interruttori che tengono svegli i colleghi.

1) Lei è viva

Severance

Il più grande colpo di scena di Scissione è sicuramente il momento in cui lo spettatore viene a conoscenza dell’identità della moglie di Mark, corrispondente alla psicologa della Lumon Ms. Casey (Dichen Lachman). Il vero momento drammatico, però, sopraggiunge quando a questa presa di coscienza arriva lo stesso Mark, convinto da sempre che sua moglie fosse ormai defunta, arrivando a sottoporsi al processo di scissione proprio a causa della sua impossibilità ad elaborare il lutto. L’istante in cui Mark vede la foto del suo matrimonio e riconosce la moglie nella sua collega (viva e vegeta) del lavoro, dà vita al picco drammatico dell’intera serie, che si chiude proprio con la frase pronunciata dal protagonista sconvolto “Lei è viva”.

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