Infame, ma necessaria premessa: codesto insieme di sillabe contiene qualche spoiler, se ne raccomanda la lettura a un pubblico di adulti consenzienti e coscienti di aver appena letto questo mini-foglietto illustrativo d’apertura. Tenere lontano dalla portata degli analfabeti.
Perché un gruppo possa funzionare, c’è sempre bisogno di un collante: un elemento altruista, dinamico, mai eccessivamente rigido e sempre disposto a venire incontro ai bisogni degli altri, instradandoli verso la giusta via e contemporaneamente seguendo il proprio (virtuoso) percorso.
All’interno di “Scrubs” questo ruolo è senza dubbio appannaggio di Carla Espinosa, l’infermiera ispanica costantemente coinvolta in ogni singolo accadimento del folle contesto del Sacro Cuore.
Un consiglio? Una ramanzina? Un confronto? Tutti quanti sanno a che nome devono citofonare quando c’è bisogno di queste cose, perché Carla non lascia indietro nessuno e farebbe di tutto per il bene dei suoi colleghi, dei suoi amici e, soprattutto, del suo bel chirurgo personale…
Turk e Carla non potevano che finire l’uno a fianco dell’altra: entrambi testardi, simpatici, genuini e romantici, questi due erano destinati a incontrarsi da tanto tempo e non è un caso che il loro sia uno dei primi amori a sbocciare tra le corsie dell’ospedale, nonché l’unico a resistere con marmorea stabilità per tutto il corso delle nove stagioni (al netto di qualche innocente marachella di Christopher e dell’ingombrante, ma buffa presenza del suo cuore di…JD!).
Quel fusto divertente e un po’ immaturo è decisamente l’uomo ideale per l’infermiera Espinosa, orgogliosissima e razionale, quasi ossessiva nel suo bisogno costante di ascoltare, raccontare e, perché no, anche spettegolare insieme alle sue colleghe, come molto spesso le viene fatto notare scherzosamente da vari membri dello staff. Talvolta lui è un po’ troppo rozzo e lei si nasconde troppo dietro la maschera della fatina, eppure ogni volta si ritorna sempre allo stesso, meraviglioso punto d’incontro.
Perché la loro unione è così forte? Perché il tempo non sembra inficiare il battito dei loro cuori quando si ritrovano l’uno di fronte all’altra? Perché è amore puro, incontaminato, sufficientemente intenso da non risultare banale e abbastanza sfaccettato per non sfociare in troppe complicazioni. Il loro destino era per l’appunto quello di incontrarsi, innamorarsi, sposarsi e creare una famiglia: tutto è andato esattamente come doveva andare, perciò non resta che applaudire i piccioncini e magari farci una ciambella che non potremo che trovare nel cassetto delle posate.
Carla adora partecipare. Al di là dei suoi obblighi professionali, negli anni è diventata più o meno ufficialmente l’addetta allo svezzamento degli specializzandi, come possiamo notare dal suo rapporto con JD. “Bambi” tocca fin da subito la sensibilità dell’Espinosa, che in quel cerbiatto promettente, ma sperduto, vede l’occasione d’oro nel fare quello che le viene meglio: aiutare le persone.
Innumerevoli sono i consiglio richiesti e offerti tra questi due personaggi, probabilmente i più sensibili dell’intero cast, che in questa reciproca profondità si riconoscono e si piacciono fin da subito, ovviamente senza esagerare perché altrimenti chi lo sente l’Orso Bruno?!
E’ un po’ come se Carla fungesse da mamma, o meglio, da sorella maggiore del dottor Dorian che a sua volta sente di aver bisogno di dimostrazioni d’affetto, gratificazioni e dritte per andare avanti e negli abbracci, nei sorrisi e nei celeberrimi monologhi di lei trova sempre le energie giuste per ripartire : il suo non è che un esempio, perché proprio come JD tantissimi altri personaggi cercano e trovano in quell’ispanica riccia le medesime cose.
Lo struggimento di Ted, la nevrosi di Cox, il bipolarismo di Elliot, le turbe dell’Inserviente, lo stress di Laverne: c’è tanto, tantissimo da aggiustare nelle teste e nei cuori dello staff del’ospedale, che per sua fortuna ha a disposizione un’esperta del campo, dispostissima a prendere sotto la sua ala chiunque ne abbia bisogno (a parte Todd, lui allungherebbe subito le mani).
Carla è una specie di prezzemolo sociale, una grandissima conoscente del come si fa a stare al Mondo, una certezza di valore incalcolabile, la roccia a cui tutti quanti si appigliano quando smarriscono la via. Tutti le vogliono bene e la rispettano per questo, perdonandole anche le esagerazioni e quel sottile complesso d’inferiorità nei confronti dei medici che ogni tanto affiorano, salvo poi venire istantaneamente contenuti.
Si perché quando è lei a sbagliare o ad avere bisogno, nessuno la lascia sola, tutti accorrono per restituire almeno in minima parte quanto è stato loro dato in precedenza: non per ipocrisia, non per opportunismo, non per piaggeria, ma per affetto incondizionato, quell’affetto che fa di Carla il perfetto collante di un gruppo eccezionale che manca terribilmente a tutti noi fan!