Nel vasto mondo della serialità, ognuno di noi può dire di avere la propria coperta di Linus. C’è sempre cioè una serie adatta per ogni momento della giornata o, ancor più in generale, della nostra vita. Puntate da vedere e rivedere per curare gli scompensi emotivi o semplicemente per godersi una mezz’oretta all’insegna del relax, in pace e serenità, da soli o in compagnia. In questo fondamentale, obiettivamente, Scrubs ha poco da invidiare a tutte le altre Sitcom. È una serie invecchiata dannatamente bene e c’è sempre un pretesto buono per gustarsi qualche spezzone o darsi a un intero rewatch.
In attesa che i capoccia di qualche piattaforma streaming vengano folgorati sulla via di Damasco e aggiungano per miracolo Scrubs al proprio catalogo, ripensiamo per gioco alle puntate che abbiamo più a cuore. Più facile a dirsi che a farsi, con tutto quel ben di Dio spalmato in otto (o-t-t-o, non una di più) stagioni indimenticabili. Forse faremmo prima a scartare le poche che sopportiamo di meno, ma anche in quel caso sarebbe l’impresa rimarrebbe ardua.
Dopo una lunga e sofferta riflessione, siamo arrivati a un giusto compromesso. Per dovere di sintesi perciò ci limiteremo ad elencare solo 7 episodi che reputiamo strepitosi, non più o meno di altri, in ordine casuale, scelti a completa (e perciò sindacabile) discrezione di chi vi scrive.
NB: nell’elenco abbiamo volutamente evitato di riproporre i vecchi classici che già tutti conoscono. Ci concentreremo su 7 episodi un po’ meno inflazionati ma comunque altrettanto meritevoli. Non c’era certo bisogno dell’ennesimo articolo per farvi presente quanto bella e commovente sia la puntata dell’addio di Ben, vero?
1) My Porcelain God, 3×13
Già in questo articolo ci eravamo soffermati sulla prima parte della breve ma intensa parentesi a Scrubs di un gigante come Michael J. Fox. Era giusto dunque chiudere il cerchio e parlarvi del secondo e ultimo episodio con il mitico Dr Casey. L’uomo con più problemi di tutti che, per assurdo, risolve quelli di chiunque incroci la sua strada al Sacro Cuore. Perché è l’unico a saperli gestire.
Questa volta, a dire la verità, Casey non è il principale risolutore delle turbe dei colleghi, bensì funge da semplice viatico. Il vero mezzo rilevatore è il gabinetto sul tetto, installato dal sempre geniale Inserviente, alla ricerca come suo solito di un posticino tutto per lui all’interno dell’Ospedale. Se nell’episodio 3×12 erano stati Turk, JD e Cox ad aver imparato una preziosa lezione dal Superdottore, questa volta è Elliot che, grazie al suo aiuto (e a quello della divinità in porcellana), troverà il coraggio di fare da sola un’intubazione a un paziente.
Un episodio con un finale talmente perfetto (nonché amaro, dato che sancisce l’addio a Scrubs di Fox e del suo personaggio) che vale da solo il prezzo del biglietto.