Spesso si dice che si comprende veramente il valore di qualcuno solo quando lo si è perso. Nell’ultima settimana, i fan di Scrubs hanno potuto constatarlo con la prematura dipartita di Sam Lloyd, attore dietro all’avvocato Ted.
Abbiamo più volte elogiato Scrubs come serie e i suoi personaggi. Un cast perfetto che ci ha permesso di affezionarci a tutti i dipendenti, e non solo, del Sacro Cuore. Eppure anche una serie che ha caratterizzato tutti così bene vede alcune figure più in risalto delle altre.
Di certo i “magnifici sette” della serie (J.D., Turk, Cox, Carla, Elliot, Kelso e l’Inserviente) sono quelli che a un primo pensiero appaiono come fondamentali. Ma Scrubs non si ferma lì e, se ci mettiamo a ragionare, una domanda sorge spontanea: perché non anche Ted?
Il personaggio interpretato da Sam Lloyd, presentatoci già nella prima puntata, appare praticamente in ogni episodio della serie, eppure ci sembra un passo indietro rispetto a quei sette. Forse sbagliamo noi a pensarla così, o forse Bill Lawrence voleva proprio questo.
Ted è un avvocato che lavora in un ospedale con problemi di budget. È imbranato con le persone, imbranato nei movimenti. Dimentica le cose e sa giusto cavarsela nel suo lavoro (dove non eccelle comunque). È separato, povero e vive con sua madre.
Ci viene dipinto letteralmente come il loser di turno, eppure se chiedete a un fan di Scrubs, quello che trasmette Ted è incredibile.
Le prime sensazioni sono compassione e pena. I motivi li abbiamo elencati sopra, ma è il paragone col resto del cast che accentua il tutto. Chiunque al Sacro Cuore ha momenti negativi o duri, eppure in un modo o nell’altro tutti riescono a rialzare la testa. Per tantissimo tempo Ted è l’unico a non farcela.
Più passa il tempo più la sua caratterizzazione sembra definita: la relief comica che tutti insultano, prendono in giro o per cui provano pena.
Un personaggio il cui stress viene dimostrato anche in tentativi di suicidio diverse volte. Ricopre il ruolo di sottoposto di Kelso su cui il perfido primario può far ricadere la sua rabbia.
Eppure questo rapporto con Bob rappresenta al meglio sua lentissima crescita.
Perché ciò che rende estremamente realistico il personaggio di Ted, è che non ha quella scena in cui la sua vita cambia radicalmente. Passa intere stagioni a subire angherie e ilarità, e ogni tanto riesce a ritagliarsi quel piccolo momento di gloria personale.
E potremmo rappresentare al meglio il tutto con un dialogo tra i due.
Ted: “Mi licenzio!”
Kelso: “No, niente affatto”
Ted: “Beh, vado via prima oggi!”
Kelso: “No, tu torni nel mio ufficio e sbrighi tutto il lavoro”
Ted: “Bene, ma prima mi prendo una bibita!”
Kelso: “Come vuoi”
Che sia far parte di una air band (piuttosto significativa come leggete qui), rispondere per una volta male a Kelso, o prendersi una bibita prima del lavoro, quel che ci insegna Ted è trovare gioia nelle piccole cose. Trovare quell’appiglio che chiunque altro può credere patetico, ma che per noi è importante.
Ted è un uomo semplice che vive di cose semplici, e per quanto chiunque lo derida, col tempo riesce a convivere con sé stesso. Non rappresenta la resa di fronte alle difficoltà, ma trovare il proprio posto felice nel mondo prima di impazzire.
Il rapporto con Kelso evolve pian piano, e le dinamiche tra i due subiscono la prima svolta nella 3×14, quando Bob con fare distaccato ma non troppo, si complimenta con lui e la sua band in un momento di difficoltà.
E tutte le angherie subite dal primario, tutte le tirate di orecchie, le urla, gli insulti, portano al momento in cui Kelso va in pensione. E tra tutte le persone dell’ospedale, le ultime parole del primario sono tutte per lui.
Ti ringrazio di tutto Ted, dico davvero
Perché col tempo il personaggio di Sam Lloyd ha fatto breccia anche nel cuore dei colleghi. E non solo.
Vi avevamo detto che non c’è un evento che ribalta totalmente la vita di Ted, ma ce n’è uno che ci va vicino. Siamo nell’ottava stagione, e dopo otto lunghissimi anni anche l’avvocato bislacco (come ci piace chiamarlo anche in questo articolo) riesce a trovare la sua anima gemella in Gooch. Può sembrare un banale finale dolce per il personaggio, ma ciò che ha colpito i fan è il come ci si arriva.
La grande scalata da reietto della società, sfigatello dell’ospedale, a fidanzarsi con qualcuna per lui sembra come aver conquistato l’Everest. Dopo anni di vita vissuta giorno per giorno, godendosi bricioli di felicità, questo per Ted è un qualcosa di inimmaginabile. Continua a vantarsi di averla conquistata, di avere una ragazza, di avere rapporti con lei, e del fatto che lei lo ami.
Gli occhi di Ted si riempiono di gioia ogni volta che parla di Gooch, e questo è un grandissimo insegnamento.
Non importa per quanto tempo la vita vi calpesterà, per quanto tempo vi sentirete soli o incompresi. Non arrendetevi e non pensate che sia tutto finito. Perché al momento giusto ritroverete tutta la vostra voglia di vivere, tutta quella che pensavate di aver perso nel tempo.
Noi gioiamo per Ted perché è la rinascita dell’ultimo degli ultimi. Bellissime le relazioni tra J.D. ed Elliot, tra Turk e Carla, tra Cox e Jordan, ma quella di Ted ha un sapore diverso. Un sapore di rivalsa verso il mondo e verso tutti.
Oppresso dal sistema e dal lavoro, il suo rimanere un uomo buono e onesto gli ha fatto conquistare la gioia più grande di tutte.
E oggi noi fan siamo qui, tristi, a ricordare la grande performance attoriale di Sam Lloyd che ci ha aiutati a provare queste emozioni. Con ancora un po’ di tristezza in corpo, sapendo che non potremo più ritrovarlo. Quando rivedremo Scrubs, consapevoli della sua dipartita, ogni sua gioia sarà percepita con una fitta al cuore.
Avremmo tutti voluto ringraziarlo per ciò che è stato, e per cosa non ci siamo accorti avesse trasmesso. Gioia. La parola che a inizio Scrubs mai avremmo associato a Ted, è quella che meglio rappresenta il suo ricordo.
Ironico, come lui.