Sono passati ormai più di 10 anni da quello che la quasi totalità dei fan, e perfino il cast della serie, ritiene il vero finale di Scrubs: quello della stagione 8.
Non è una novità che questo doppio episodio di quasi un’ora venga ritenuto uno dei finali più completi, conosciuti e apprezzati all’unanimità dal pubblico. I fan più accaniti, e non solo, hanno metaforicamente consumato “Il Mio Finale” vedendolo in continuazione, a intervalli temporali, per apprezzarne tutti i lati positivi ed emozionarsi ancora una volta davanti a Scrubs.
Ma sono passati ormai oltre 10 anni da quel giorno, sono state rilasciate dichiarazioni, interviste, la gente ha analizzato la puntata nei minimi dettagli, e oggi siamo qui a dirvi che il finale di Scrubs ha un paio di chicche e segreti che vorremmo raccontarvi in questo articolo.
1) Scende in campo l’ideatore… di nuovo
Il primo punto potrebbe essere qualcosa di già noto ai più: durante la famosissima scena finale dell’episodio, J.D. lascia il Sacro Cuore prima salutando i colleghi effettivi, e poi attraversando il corridoio pieno di suoi ricordi lunghi 8 stagioni. Appaiono tutti, veramente tutti (o quasi, ma ne parleremo dopo), e agli occhi del nostro protagonista appare proiettata sul telo adibito per il suo addio anche un’ultima emozionante fantasia che mostra al ragazzo, ormai uomo, quello che il futuro potrebbe riservargli: un matrimonio, un altro figlio, e i rapporti ancora forti con Turk, Carla, Cox e Jordan.
Un sogno, una fantasia, che si conclude in modo netto ma non brusco quando un inserviente strappa il telone per buttarlo via alla fine della giornata. E proprio mentre noi fan ci aspettavamo l’ennesimo ultimo dispetto del caro personaggio di Neil Flynn, un volto diverso viene mostrato ai fan.
A interpretare il dipendente del Sacro Cuore è proprio Bill Lawrence, ideatore e creatore di Scrubs che si prende il peso e la gioia di salutare per ultimo J.D., il protagonista che sta mettendo fine allo show. Quello che molti fan si sono chiesti, però, è: era voluto? Questo perché Bill Lawrence già una volta era apparso in un cameo, sempre nella stessa stagione, celebrando il matrimonio dell’inserviente. Che sia stata quindi un’idea dell’ultimo momento? Non possiamo esserne sicuri, ma non potremmo di certo biasimare Lawrence per questa sua scelta se così fosse.
2) Un letto che sa di Spin City
Una chicca nascosta la possiamo trovare all’inizio dell’episodio finale. Infatti il discorso iniziale di J.D. ed Elliot nel letto in lingua originale è preso tale e quale dal pilot di un’altra serie di Bill Lawrence: Spin City.
Non è infatti la prima volta che l’autore porta in Scrubs qualcosa dalla sua vecchia opera.
Michael J. Fox, attore diventato famoso nel grande schermo con la trilogia di Ritorno Al Futuro e poi nel piccolo schermo proprio con Spin City, diventò un personaggio iconico di Scrubs pur apparendo in pochissimi episodi nei panni del dottor Kevin Casey. Un altro attore passato da un prodotto all’altro è stato Richard Kind, diventato nella nostra serie medica un famoso paziente ipocondriaco che i fan ricorderanno benissimo.
Un piccolissimo cameo viene fatto in Scrubs anche da Barry Bostwick.
Ma vedremo fra poco che anche la stessa Scrubs è stata usata da Lawrence come base solida per future apparizioni.
3) Back in (Cougar) Town
Non una vera e propria curiosità legata alla puntata finale della serie, quanto più all’idea stessa di “conclusione” di Scrubs.
Come abbiamo già detto in svariati articoli, il cast di Scrubs ha legato molto anche dietro le quinte e molti hanno formato veri e propri legami di amicizia fuori dal set. Potrebbe essere forse questa una delle motivazioni che hanno portato gran parte del cast principale a rincontrarsi in un altro prodotto di Bill Lawrence.
Parliamo di Cougar Town (guardatela a tutti i costi! Se siete titubanti cliccate qui), una sitcom creata dallo stesso ideatore di Scrubs, nella quale troviamo Christa Miller (Jordan), Ken Jenkins (Bob Kelso), Bob Clendenin (il dermatologo Paul Zelter). Siamo nel quarto episodio della terza stagione, dove da poco sono arrivati per un ruolo temporaneo anche Sarah Chalke (Elliot) e Sam Lloyd (Ted) e il gruppetto è protagonista di un esilarante siparietto: il personaggio di Sam pare quasi essere lo stesso Ted che abbiamo conosciuto in Scrubs, parla alle ex Jordan ed Elliot riguardo a cosa le “vecchie loro” avrebbero fatto in quella situazione, inizia a provare ansia e sudare fino a esplodere di paura una volta visto il nostro dermatologo, ma soprattutto l’ex Bob Kelso. Poi assistiamo ad altri due cameo da parte di J.D. e Todd per chiudere l’episodio della serie.
Un vero e proprio omaggio a Scrubs, un regalo di Bill Lawrence agli spettatori che ha fatto non poco clamore e ha ricevuto molti apprezzamenti.
4) Non proprio tutti
Come dicevamo prima: durante l’episodio finale di Scrubs, JD si trova a salutare un po’ tutti al Sacro Cuore, che questi siano colleghi ancora nell’ospedale o persone apparse durante le varie stagioni.
Eppure, durante questo lungo addio, potreste non aver notato una presenza inquietante (ne abbiamo parlato qui) e due mancanze.
Il primo a mancare è il nostro caro Doug Murphy, dottore fallito che diventa l’addetto all’obitorio del Sacro Cuore. Ruolo che, come ben sappiamo, svolge durante tutte le stagioni in quanto ogni tanto lo vediamo spuntare da qualche ascensore o corridoio trascinando il suo sacco nero di turno. Eppure nel doppio episodio finale il nostro “Dead Guy” non appare e non abbiamo modo di salutarlo per l’ultima volta.
Ma la mancanza più “pesante” è decisamente quella di Ben, fratello di Jordan e cognato di Cox, interpretato da Brendan Fraser. Il personaggio di Ben ha ricoperto un ruolo importante e lo ricordiamo soprattutto per una delle frasi più iconiche di Scrubs:
Dove crede che siamo?
Frase che il nostro John Dorian usò per far uscire Cox dalla sua fantasia e fargli ammettere la dipartita di Ben. Se per Doug non ci sono effettive motivazioni per la sua mancata apparizione, per Ben sappiamo che Brendan Fraser era impegnato con le riprese di un film e queste lo hanno inabilitato ad apparire per l’ultimo addio a JD.
5) La fantasia di Zach Braff
Sappiamo tutti ciò che è successo durante in finale di Scrubs, ma a distanza di oltre 10 anni una domanda sorge spontanea: era l’unica idea che avevano avuto per il finale della serie?
Per molti anni la risposta è stata: probabilmente sì. Bill Lawrence ha sempre detto che ritiene quello come il vero, unico, e perfetto finale di Scrubs.
Ma, inaspettatamente, è Zach Braff a regalarci l’ultima perla di questa serie. Durante un’intervista, l’attore che interpreta J.D. ha dichiarato quale sarebbe stato il finale da sogno per la sitcom: una strage, sì, avete capito bene.
Zach ha detto che secondo lui il finale perfetto di Scrubs avrebbe visto Ted, dopo anni di soprusi da parte dello staff, figure decisamente poco nobili, fallimenti e lunghe disperazioni, prendersi la sua tanto agognata rivincita morale entrando in ospedale con un mitra e facendo una strage di tutti i presenti al Sacro Cuore.
Una scena veramente al limite della pazzia, con Zach Braff che ha impersonato J.D. un’ultima, involontaria, volta sognando come lui ad occhi aperti un qualcosa di talmente bizzarro che sarebbe potuto uscire solo dalla sua testa. Di sicuro questo finale avrebbe avuto un impatto decisamente diverso sul pubblico, ma continuo a credere che la versione originale sia la mia preferita, anche se ammiro la visione splatter di Zach.
5+1) Il penny
Piccolo extra in questa lista che inseriamo in questo momento soltanto perché non siamo sicuri se sia un errore o una cosa voluta.
Durante “Il Mio Finale” l’inserviente mostra a J.D. una collana che indossa, alla quale ha appeso un penny. E si ostina a sostenere che è lo stesso identico penny incastrato nella porta durante l’episodio pilota della serie (e lo ricordate? Se la risposta è no vi faremo tornare la voglia per ricominciare la serie proprio qui), moneta che ha scatenato la rabbia durata otto anni del personaggio interpretato da Neil Flynn.
Ma cosa è stato notato guardando attentamente la scena? Il penny mostrato durante l’ultimo episodio di Scrubs è datato 2006, ben oltre la ripresa e la trasmissione del pilot della serie e questo porta a due strade, entrambe possibili.
Potrebbe essere banalmente un errore da parte del regista, che non ha pensato alla data di conio della monetina, o potrebbe essere l’ennesima, decisiva, forse ultima bugia dell’inserviente pronta a infastidire J.D.. Quale sia la versione ufficiale non possiamo saperlo, ma come Scrubs ci ha insegna: a volte l’immaginazione può essere abbastanza per andare avanti nella vita, e chi lo dice che per una volta ciò che sogniamo non si avveri?