10) Una fine non è mai facile. Me la immagino così tanto nella mia testa che non potrà mai soddisfare le mie aspettative, e finirò sempre per rimanere deluso. Non sono nemmeno sicuro del perché m’importi di come finirà tutto. Immagino che sia perché tutti crediamo che quello che facciamo sia molto importante, che le persone pendano dalle nostre labbra, che diano importanza a quello che pensiamo. La verità è che devi considerarti fortunato se anche solo di tanto in tanto fai sentire qualcuno, chiunque, un po’ meglio. In fondo è qualcosa che riguarda tutte le persone entrate nella mia vita, e mentre la mia mente mi ricordava le facce ho pensato anche alla mia famiglia, ai colleghi, agli amori perduti e a quelli che ci hanno lasciato. E come ho girato l’angolo sono venuti tutti da me, come un’onda di esperienze condivise. E anche se mi sentivo al caldo e al sicuro, sapevo che doveva finire. Non è mai un bene vivere troppo a lungo nel passato, e per quanto riguarda il futuro, grazie a Dan, non sembra più così spaventoso… può essere quello che vuoi tu
Il finale di Scrubs è perfetto.
Il percorso di J.D. al Sacro Cuore giunge al termine dopo 8 meravigliose anni. Mentre si prepara a lasciare l’ospedale per l’ultima volta, il protagonista rivive il suo passato: il suo primo giorno, i colleghi, i familiari, gli amori perduti e i pazienti persi. Il cammino lungo il corridoio è una metafora del percorso della vita, durante il quale J.D. ha incontrato tante persone, ognuna delle quali ha lasciato un segno. Vedere J.D. lasciare l’ospedale è straziante, ma anche realistico. Come il protagonista, possiamo fantasticare su come potrebbe essere la nostra vita, ma prima o poi dovremo affrontare quella reale, anche se questo significa abbandonare un luogo caldo e sicuro e incominciare una nuova avventura.