L’articolo contiene spoiler di Scrubs.
Potremmo prendere ogni episodio della comedy di Bill Lawrence e trarre da esso un motivo per cui parlare di Scrubs. I momenti iconici di questa serie non hanno veramente fine e se mai dovessimo ricordarvelo, siamo ben più che felici di farlo. Negli ultimi vent’anni, intorno a questo prodotto medico si è creato un fandom che ancora oggi esalta giustamente alcuni dei migliori momenti dello show. Chiunque piange rivedendo la perdita dei tre pazienti ne Il Mio Pranzo o la morte di Laverne con l’addio di Carla.
Non vogliamo neanche incominciare a dirvi quante emozioni la sola frase “Dove crede che siamo?” ci provoca e tutti i motivi per cui amiamo il finale con The Book of Love. Nonostante tutti questi momenti siano fenomenali e incredibili, sembra sempre riduttivo vedere un fandom che si concentra solo su di essi, in quanto la lista di scene da elogiare sarebbe infinita. Abbiamo fatto un po’ il giro di internet, dei vari social e gruppi, guardando quali sono i momenti di Scrubs più elogiati. Li abbiamo poi messi da parte, scegliendo di presentarvi oggi quelli che secondo noi rimangono nell’ombra.
Sicuramente tutti i fan della serie si ricorderanno di queste scene, ma oggi vogliamo dare ad esse una luce nuova per farvi tornare in mente quante volte questa comedy abbia giocato con le nostre emozioni, provocandoci pianti e dolore in ogni modo possibile. Riteniamo che queste scene siano ingiustamente sottovalutate e non discusse abbastanza, per cui non vediamo l’ora di sentire la vostra a riguardo.
Lo sfogo di Kevin Casey
In un solo episodio Kevin Casey, dottore interpretato da Michael J. Fox, si era mostrato ai fan come la cosa più vicina alla perfezione in Scrubs. Ottimo mentore, una memoria incredibile, manualità robotica e sicurezza nei propri mezzi. Talmente tanto perfetto da mettere in dubbio Cox, J.D. e Turk sulle loro capacità. I tre sentono di non eccellere abbastanza, ma come unica soluzione hanno quella di sfogarsi verso colui che ha portato a galla le loro insicurezze. È così che Dorian lo approccia in ospedale, ore dopo un intervento, mentre si sta lavando le mani e non può fare altro che assistere ad un crollo emotivo.
Durante la puntata ci erano stati mostrati tic e comportamenti particolari dell’uomo, ma fino all’ultimo non capiamo quanto questi condizionino veramente la sua vita. Si sta lavando le mani da due ore perché continua a sentirle sporche, sfregandole in acqua e sapone nel silenzio pur di non condividere questo problema con nessuno. È l’ennesima lezione appresa dal dottore, che si era gettato nella stanza per incolpare un uomo di essere troppo perfetto, per poi trovarlo da solo a combattere i suoi demoni. Il tutto a pochi episodi dalla famosa morte di Ben.
L’autista dell’ambulanza
Tra i tanti plot twist inaspettati, quello che coinvolge il dottor Cox e la sua esperienza con il paramedico Denise è forse il più dimenticato. Per svolgere del volontariato civico il dottore si trova a passare una giornata affiancando alla guida di un ambulanza una donna molto particolare. Parlantina incredibile, continui aneddoti sul figlio e su come vorrebbe stare più con lui e incapacità di stare in silenzio per più di qualche secondo. La frustrazione dell’uomo cresce sempre di più fino a che, a fine giornata, non libera tutto contro Denise dicendo che non capisce proprio perché parli così tanto.
Sarà una foto recuperata dall’ambulanza della donna e qualche ricordo delle conversazioni passate a far accendere una lampadina al burbero dottore, che torna sui suoi passi per scoprire la realtà dei fatti. Denise ha perso suo figlio in un incidente stradale e ha iniziato a lavorare come paramedico perché loro furono perfetti nel provare a salvarlo. La mancanza col bambino, allora solo di dieci anni, è troppo lancinante e la donna riempie le sue giornate di parole per non aver tempo di pensare al dolore. Uno dei tanti momenti in cui Scrubs ci ha tirato un colpo basso.
Grazie Inserviente
Gli episodi “La sua Storia” si incentrano sul cambio di protagonista per i monologhi interiori nella puntata quando J.D. viene in contatto con uno degli altri personaggi. Praticamente tutti sono stati soggetti di questi particolari episodi (un altro dei quali è in questa lista) e in particolare ora ci riferiamo a quello incentrato sull’Inserviente. Il personaggio di Neil Flynn nella serie ha un ruolo quasi sempre comico. Raramente lo vediamo lavorare, preferisce inseguire e infastidire Dorian. Questo gli ha fatto guadagnare la reputazione di uomo abbastanza inutile all’interno dell’ospedale.
Un giorno si ritrova, però, a parlare con un paziente infermo che normalmente usa un computer e la vista per comunicare, ma la cui apparecchiatura si è rotta. In attesa della nuova, l’uomo viene lasciato a sé stesso e aggiornato molto brevemente dalle infermiere. L’Inserviente, invece, gli racconta la sua giornata e le piccole stramberie di cui è appassionato, rendendogli l’attesa più piacevole. A fine episodio, quando il nuovo computer arriva, l’uomo ringrazia l’Inserviente facendogli capire che non è inutile. Pur non essendo un dottore lo ha fatto stare meglio e la sua presenza è stata di aiuto in un momento di solitudine.
Laverne e la fede ingiusta in Scrubs
La morte di Laverne è una delle scene più struggenti dell’intera serie, eppure per quanto avessimo imparato a conoscere l’infermiera nel corso degli anni, gran parte del dolore che proviamo quando ci lascia è grazie alla puntata precedente. Laverne è da sempre una donna di fede, ci si scherza anche su nel corso delle stagioni, ma durante un particolare episodio Cox inizia a discutere con lei sul fatto che se esistesse Dio non succederebbe quel che accade. Scrubs mostra una serie di botta e risposta molto interessanti in cui l’uno e l’altra ottengono la ragione in modo alternativo portando avanti diagnosi, fino a che il dottore si rifiuta di accettare che il tutto sia volere di Dio.
L’infermiera sbotta contro il dottore, dicendo che da venticinque anni vede bambini morire e innocenti soffrire e non permetterà a nessuno di toglierle la fede perché è l’unica cosa che la motiva ad andare avanti e accettare le difficoltà. Perry non sa cosa rispondere, e con l’ultima perla di saggezza Laverne gli ricorda a quante cose positive abbiano portato momenti difficili del suo passato. L’ultima frase che le sentiremo pronunciare prima del lungo e definitivo coma.
Otto anni di Scrubs per un fidanzamento
Dopo otto lunghe stagioni di tira e molla, dopo fidanzamenti e rotture, litigi e riappacificamenti, il rapporto tra J.D. ed Elliot è in stallo. Nel quarto episodio dell’ottava stagione i due raggiungono Kelso in un bar e quando l’uomo si allontana per andare in bagno, si estraniano dal resto del mondo per decidere come agire. I sentimenti sono lì, entrambi li provano ma non sono mai stati veramente bravi a gestire le proprie emozioni. Vorrebbero rimettersi insieme ma sono insicuri dei commenti della gente e di come andrebbe avanti la loro relazione. Servirebbe una spinta brusca dall’esterno.
La spinta arriva sotto forma dell’ex primario che li ha visti crescere e sbagliare per anni. L’anziano dice a loro di smetterla di farsi problemi e inventarsi scuse, solo due persone al mondo sanno cosa è giusto fare e sono loro. Non devono preoccuparsi del prossimo, dell’opinione della gente: che guardino nel loro cuore e facciano semplicemente quel che li rende felici. Un discorso d’impatto, come solo il Kelso delle ultime stagioni ci ha dimostrato di poter fare. Un uomo passato da antagonista ad anziano mentore soprattutto per Elliot. Mentore che finalmente la aiuta nella scelta della sua vita.
Il nemico comune di Scrubs
Forse la miglior puntata delle varie “La sua Storia” appartiene proprio al meschino primario che col tempo abbiamo imparato a conoscere sempre meglio. Questo episodio è la spiegazione perfetta del suo ruolo e di come la sua vita lo abbia costretto ad essere quel che è ora. Durante la puntata Kelso scende dal ruolo di primario per tornare a lavorare in reparto e toglie le pressioni da tutti gli altri medici, che finiscono a discutere di argomenti esterni e ritardano varie procedure. L’uomo vorrebbe essere un leader come il capitano del militare che ha in cura, tanto ben descritto e raccontato.
Il paziente gli spiega però che loro odiavano il capitano, perché il suo ruolo era quello di essere un nemico comune e tenere unito il battaglione con un solo obiettivo: migliorarsi. Kelso sceglie quindi di tornare a farsi odiare pur di far girare meglio l’ospedale, attirando le ire di tutti contro di sé. Un ruolo ingiusto, che nessuno dovrebbe svolgere ma che lui è costretto a buttare giù per il bene del Sacro Cuore. Ancora una volta il primario è solo, contro tutti, ma finalmente ne conosciamo le ragioni.
La morte di Sam Dorian
John Dorian ha sempre avuto difficoltà a esprimere le sue emozioni davanti a un lutto. Lo abbiamo visto chiudersi anche solo per la morte di un suo vecchio insegnante, per questo la dipartita del padre è stata un momento indimenticabile della serie. Non solo per la morte in sé, avvenuta off-screen perché l’attore che lo interpretava, John Ritter, passò a miglior vita. Ma per come le due figure opposte nella sua vita si uniscano per farlo sentire meglio. Tra il fratello Dan e il dottor Cox non scorre buon sangue dal loro primo incontro in Scrubs, quando il membro della famiglia disse al mentore di non tagliare l’entusiasmo al fratello o se la sarebbe dovuta vedere con lui.
Per questo la scena finale, in cui Perry e Dan si fiondano a casa di J.D. con birre e felpe per guardare il football e raccontare storie dei padri è così bella e non dovrebbe essere sottovalutata. Addirittura il dottor Cox gli dice di essere fiero di lui, frase ripetuta dal fratello di John pochi secondi dopo. Non sarà abbastanza per passare oltre, ma la serata con quelle due persone rimarrà nel cuore del nostro protagonista per sempre.
La prima dichiarazione di affetto di Cox a J.D. in Scrubs
Ci ricordiamo tutti della dichiarazione di affetto del dottor Cox a J.D. durante il finale di Scrubs ma vi ricordate che una cosa molto simile accadde ben prima? Nell’ultimo episodio della prima stagione non solo il mentore abbraccia Dorian spontaneamente, seppur aggiungendo un commento acido, più in avanti nella puntata l’uomo cambia idea. Quando lo specializzando chiede aiuto per operare il signor Bober, riceve il supporto desiderato e non solo.
Non avere mai paura di venire da me per qualcosa del genere. Il fatto che tu ti prenda a cuore le cose è la ragione per cui mi sono interessato a te fin dal primo momento. È il motivo per cui ti stimo come medico…e diavolo, anche come persona
Una dichiarazione che ci fa strano rivedere in quel momento della serie perché è veramente simile all’ultimo iconico discorso di Cox al suo protetto, ma ambientato sette anni prima. Forse gli sceneggiatori avevano già ben delineato il pensiero del burbero mentore e sapevano come si sarebbe chiuso il rapporto fra i due. Di sicuro questo discorso di Cox è estremamente dimenticato dal fandom e non ce lo spieghiamo proprio.
La gravidanza di Carla
A volte Scrubs crea momenti drammatici dal nulla, in un momento stai ridendo e quello dopo non riesci più a vedere lo schermo da quante lacrime stai versando. Altre volte la serie ci ha creato grandissime aspettative seguendo canovacci già usati da molti per poi virare sul più bello e raccontare una storia diversa. È così nel caso della gravidanza di Carla. La donna effettua un test che risulta negativo e lo butta via, non notando che pochi minuti dopo cambia risultato: aspetta un bambino. Turk lo scopre e per sbaglio tutto l’ospedale ne é a conoscenza.
J.D. e Turk decidono di far finta che nessuno sappia nulla, aspettare che Carla lo scopra e reagire in modo sorpreso, se non fosse per l’ennesimo pasticcio di Dorian. È qui che Scrubs ci ricorda perché non è una serie come tutte le altre. Invece che creare il drama aspettato, con Carla che si arrabbia per la vicenda, la serie prende la strada più sincera: la donna dice semplicemente “Non mi importa“. Sta per avere un bambino e tutto il resto passa in secondo piano. Un momento di puro amore e così vicino alla realtà da scaldarci il cuore.
L’ultimo gradino di Kelso
In nessun articolo sulle scene più sottovalutate di Scrubs potrà mai mancare questa. A volte guardando questa serie ci dimentichiamo di quanto gli attori al suo interno sono fenomenali, e Ken Jenkins scelse di ricordarcelo in pochi secondi. Come in molti altri episodio, la frase che rimbomba nella puntata è una “Appena Kelso scende l’ultimo gradino dell’ospedale tutto gli scivola via di dosso“. Ormai ci eravamo abituati, Kelso non aveva un cuore ed era un uomo meschino. Nel corso della puntata J.D. prova a trovare del buono in lui ma non ci riesce.
Rassegnato, ragiona sul fatto che forse il ruolo di Kelso sia più infame di quanto si pensi, e gli piace pensare che almeno un po’ di sentimenti li abbia. La serie ci mostra il primario scendere di nuovo l’ultimo gradino dopo l’ennesima scelta difficile, da solo nel cuore della notte. Alza lo sguardo e neanche l’ombra di un sorriso. Negli occhi di Bob Kelso vediamo il dolore, la sofferenza, l’impossibilità di sfogarsi e il macigno che il ruolo gli ha messo sulla schiena. Pochi attimi, fatali, che ci hanno fatto dubitare delle nostre certezze: il dottor Kelso non era poi così cattivo.