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La nona stagione di Scrubs vista sotto un altro punto di vista

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Il seguente articolo contiene spoiler su Scrubs

È sorprendente come la coincidenza di tante piccoli momenti fortunati possa dare vita a prodotti rivoluzionari, esattamente come tanti minuziosi errori possano bastare per far crollare un progetto solido. La sventurata nona stagione di Scrubs rientra in questa categoria e per anni ha ricevuto ondate di odio e disprezzo da parte di quasi l’unanimità del pubblico. Si può dire con certezza che sia uno degli argomenti più in grado di riunire tutti i fan del piccolo schermo sotto un’unica opinione. Eppure è strano che un prodotto nato dalle mani di Bill Lawrence sia esente da lati positivi, infatti non è questo il caso.

Data la nuova diffusione di spin-off di successo sul piccolo schermo ci è capitato di rivedere anche la nona stagione di Scrubs e quella tanto ripetuta frase “Avrebbe dovuto essere uno spin-offci ha stuzzicato. Fino a che punto l’affermazione è vera? In quale modo il cambiamento da nona stagione a spin-off avrebbe potuto giovare alla parte più disprezzata di Scrubs? Abbiamo valutato varie possibilità e ramificazioni e siamo arrivati qui – davanti a voi – con l’intento di provare a farvi cambiare idea almeno per qualche minuto.

Scrubs 9 non era voluta

Scrubs

Partiamo dal presupposto più semplice e chiaro: la differenza tra finale di stagione e finale di serie è grande. Un finale di stagione è la conclusione di uno o più archi narrativi, ma scritto in maniera tale da lasciare aperti spiragli per la continuazione della trama. Un finale di serie vuole concludere ogni videnda lasciata in sospeso e impacchettare il prodotto con un fiocco da non sciogliere più. Il finale ideale di Scrubs – quello dell’ottava stagione – è uno degli episodi più amati non solo della serie tv, ma dell’intero panorama seriale. L’addio di J.D. al Sacro Cuore è struggente ed emozionante, con The Book of Love che accompagna l’ultima fantasia del protagonista, sperando si avveri.

Una poesia del genere non sarebbe mai dovuta diventare un finale di stagione qualunque. Se Scrubs si fosse conclusa con quell’episodio, oggi starammo parlando di tutt’altra vicenda. Se l’accordo tra la rete e Lawrence fosse stato di fermarsi con l’ottava stagione, il produttore non avrebbe avuto fretta di lavorare sull’idea Med School. Una volta che una serie tv è conclusa è normale attendere anche diversi anni per uno spin-off, stessa cosa non si può dire per un prodotto che vuole rilasciare una nuova stagione. Su questo semplicissimo concetto si basa il più grande problema della nona stagione.

Il tempo

Tutti i grandi problemi della nona stagione sono legati a una continua mancanza di tempo dietro le quinte della produzione. Come detto prima, non si può pretendere di rivoluzionare completamente un prodotto in meno di un anno. I grandi cambiamenti alla struttura narrativa, con il Sacro Cuore ora diviso tra lezioni in aula e visite mediche ai pazienti, aveva bisogno di più tempo per preparare bene il tutto. Le cattedre nella nona stagione sembrano cambiare in continuazione e non sono ben precisi i ruoli dei veterani nell’ospedale, probabilmente per la fretta di rilasciare il nuovo capitolo.

Inoltre questi anni avrebbero permesso ai fan della serie di apprezzare ancora di più il finale di Scrubs, arrivando a sognare e richiedere loro stessi qualche idea sul futuro dei personaggi; esattamente come stanno facendo ora con la questione del film conclusivo. Il tutto avrebbe portato a una serie di cambiamenti innescati dal primo: una maggior richiesta e un marketing diluito negli anni avrebbe preparato ai cambiamenti e i fan sarebbero stati più aperti al cambio di protagonista o alle novità proposte. Questo avrebbe permesso alla stessa serie di avere più tempo per sviluppare le vicende, senza l’obbligo di doversi fermare dopo soli tredici episodi. Più episodi avrebbero permesso personaggi meglio sviluppati e questi avrebbero permesso a Scrubs: Med School di fidelizzare nuovi fan o riconquistare i vecchi.

Le idee c’erano e non erano per nulla banali

Scrubs

Nei pochissimi tredici episodi della nona stagione, Scrubs fu comunque in grado di portare su schermo dinamiche nuove e storyline interessanti sia per i vecchi personaggi che per i nuovi. I tre trascinatori della vecchia scuola – Cox, Kelso e Turk – fornivano un ponte di allaccio tra le due ere di Scrubs e avevano il ruolo di mentori consolidati anche per i nuovi studenti. Si percepiva che fossero personaggi vissuti e sia con dinamiche concluse che con altre da sviluppare, come il rapporto di Denise con Turk e Cox. Denise aveva raggiunto quel livello da Perry Cox della prima stagione: già all’interno delle dinamiche ospedaliere e conoscente dei veterani, ma con tanto da imparare.

Per Cox e Kelso e il loro rapporto dovremmo fare un punto a parte, ma ci fermiamo a sottolineare come Bill Lawrence fu in grado di far evolvere ulteriormente due dei migliori personaggi di Scrubs. Proiettando i due in una dinamica alla quale erano nuovi come l’amicizia con un collega, è venuta a galla l’insicurezza di entrambi, soprattutto dell’ex primario. Non è facile cambiare di punto in bianco dopo anni in cui si è agito con una certa mentalità e Kelso è la dimostrazione lampante di come tutti avessero ancora qualcosa da dire.

Come il suo rapporto con Cole

Scrubs

Tante persone criticano lo sviluppo dei nuovi personaggi, ma in pochi si ricordano che questi hanno avuto solo tredici puntate per uscire allo scoperto. Quanto ci mise il pubblico per scoprire veramente Cox o Kelso nella serie madre? Dopo quanti episodi – o stagioni – arrivammo a scene come il “Dove crede che siamo?” o il gradino fuori dall’ospedale? Nel pochissimo tempo a disposizione il passaggio di consegne nei ruoli principali è stato tutt’altro che pessimo. L’utilizzo centellinato di di J.D. ha permesso a Lucy di rimanere come protagonista del prodotto con similitudini e differenze rispetto al precedente personaggio centrale. Inoltre, come detto prima, con un marketing più chiaro il cambiamento sarebbe stato meno repentino e più accettato.

Cole e Drew, ad esempio, sono stati personaggi sviluppati in modo intelligente. Il primo si trova nel ruolo di meschino solitario e impara da chi lo è stato prima di lui come comportarsi prima di avere rimpianti. Il secondo ha avuto forti similitudini con Turk sia per la relazione con un membro del Sacro Cuore già affermato, sia per il ruolo da spalla comica talentuosa nel suo ambito. Caratterizzazioni forse non perfette, ma notevoli se pensiamo a quanto personaggi come Elliot o lo stesso Turk siano evoluti con calma nel corso degli anni.

Una realtà alternativa che non vivremo mai

How I Met Your Mother

I discorsi sul film di Scrubs hanno lasciato intendere quanto gli eventi della nona stagione non saranno considerati canonici e per come è avvenuto il tutto non possiamo ritenerci sorpresi. La troppa fretta e la poca cura dei dettagli ci hanno impedito di vivere ancora tante stagioni frutto della mente geniale di Bill Lawrence. In attesa del lungometraggio possiamo solo sognare un mondo dove il tempo ha avuto la meglio. Dove quattro o cinque anni dopo è uscita sugli schermi Scrubs: Med School e questa ha iniziato il suo lento percorso verso una nuova storia, ma con lo stesso amore e cura della serie originale.

Nuove vicende e nuovi personaggi, ma soprattutto tante risposte a quello che è accaduto ai protagonisti di Scrubs. Cosa è successo a J.D. dopo il suo trasferimento, come sono cambiati i rapporti di amicizia, chi tormenta ora l’Inserviente, come sono cresciuti Jack, Isabella o Sam. Sognare alla fine non costa nulla, e ci ha sempre fatto bene.

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