I dialoghi di Scrubs sono una delle colonne portanti di tutta la serie tv, a cominciare dai monologhi interiori di J.D. e dai suoi sogni ad occhi aperti, fino alle sfuriate particolarmente elaborate del dottor Cox (come abbiamo visto anche durante gli episodi migliori della serie) . Bill Lawrence, il creatore della serie, ha lavorato per anni come sceneggiatore di alcune delle sitcom più divertenti degli anni Novanta. Eppure c’è stato un attore per cui non ha dovuto scrivere (quasi) nessuna battuta. Stiamo parlando di Neil Flynn che interpretava l’Inserviente, ruolo che lo ha reso celebre. Sul suo script c’era scritto, infatti, un generico “qualsiasi cosa dica Neil“. Questo perché gli stessi autori confidavano nella sua incredibile capacità d’ improvvisazione.
Negli anni questa sua straordinaria abilità gli è valsa molti ruoli ed ha segnato la sua carriera sin dagli inizi. In Scrubs lo abbiamo potuto apprezzare davvero senza mai davvero accorgercene. Le sue battute erano perfette, in linea con la puntata o completamente all’opposto, spesso creavano la sensazione di essere di fronte a un’altra linea narrativa, intrecciata a stretto giro con le vicende dei protagonisti. L’Inserviente non ha bisogno di J.D., ha bisogno di un ascoltatore. Qualcuno a cui raccontare una storia inverosimile o da usare come vittima della scena. E gli attori sono stati un po’ vittime di Neil Flynn.
Spesso, infatti, capitava sul set che una stessa scena con l’attore dovesse essere ripetuta più volte poiché i suoi stessi colleghi finivano per scoppiare a ridere. Nessuno sapeva davvero cosa avrebbe detto ma dovevano comunque dare una risposta sensata e coerente con i propri personaggi. Insomma, Neil era per loro una bomba a orologeria di risate e li spingeva a improvvisare. Noi lo ricordiamo per momenti puramente geniali, ma possiamo solo immaginare di dover riuscire a trattenere le risate durante una sua performance.
Mentre in alcuni casi è evidente che stia improvvisando sull’onda di un impeto creativo, altre volte diventa difficile crederlo. Prendiamo, a titolo esemplificativo, la scena del “Coltello-chiave”. Si tratta dell’Inserviente che mostra l’incredibile invenzione che rivoluzionerà il mondo: una chiave inglese che è anche un coltello. Pratico per chi ha dei lavori da fare e a un certo punto vuole tagliare qualcosa. Soprattutto è un utensile sicuro, tanto che nel metterlo a posto si ferisce una gamba. Potremmo pensare questa scena sia improvvisata se non fosse che ha preparato la fantomatica invenzione e un jingle promozionale.
Ma la vita di Neil Flynn non è iniziata con Scrubs. Certo, la serie gli ha dato un successo strepitoso, ma comunque è frutto di un duro lavoro e di una vera e propria propensione alla comicità. All’inizio, infatti, il suo personaggio doveva essere presente solo nella prima puntata della serie, però, grazie al suo talento è riuscito a farsi strada e ottenere il ruolo di aguzzino personale del protagonista. Senza i suoi intermezzi siamo sicuri che Scrubs sarebbe stato lo stesso?
Come dicevamo, la storia di Neil Flynn inizia molti anni prima in Illinois, questo è il luogo dove ha studiato per tutta la vita e dove ha mosso i primi passi da comico. Qui ha vinto il suo primo premio con una performance in un duetto comico ed è molto probabilmente il momento in cui ha capito che questa sarebbe stata la sua strada. Tanto che ha deciso di iniziare la sua carriera subito dopo il college, ma per farlo è tornato nella sua città natale: Chicago. Finalmente trovato un luogo dove esprimersi pienamente, è riuscito a ottenere ruoli in film come Il Fuggitivo e a dedicarsi all’improvvisazione. Partecipando prima alle ImprovOlympic (come Tina Fey e Mike Myers nel corso degli anni) e fondando poi la sua compagnia di improvvisatori attiva dal 1998 al 2015.
Non c’è quindi da stupirsi di come abbia fatto, da semplice comparsa, a diventare un vero e proprio fenomeno televisivo. Senza mezzi termini la sua carriera lo ha portato prima a diventare una vera icona di Scrubs e poi ad avere un ruolo da protagonista in una serie come The Middle. Neil Flynn ci ha donato momenti di divertimento assoluti durante tutta la serie, dai discorsi sulla sua famiglia disfunzionale fino ai suoi piani estremamente elaborati. Per usare una sua espressione, il personaggio dell’Inserviente non è un pazzo ma solo un pirata che naviga il pericoloso mare dell’inaspettato.
Quando il mondo è uno scambio di battute ben studiato, la genialità si nasconde in ciò che non si conosce, in ciò che ci dona il caso.