ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Secret Invasion 1×02 e sul precedente episodio della serie di Disney+
Dopo l’esordio col botto della scorsa settimana, affrontiamo in questa Secret Invasion 1×02 le conseguenze dell’attacco a Mosca e della morte di Maria Hill e assistiamo all’innalzamento molto preoccupante della tensione mondiale. La serie tv di Disney+ va avanti per la strada scelta, quella del thriller politico, un format, come dicevamo anche settimana scorsa, abbastanza inedito nel mondo Marvel, ma che si sta rivelando una scelta azzeccata. Anche in questa seconda puntata, infatti, il ritmo narrativo rimane incalzante e le scene d’azione vengono alternate sapientemente con necessarie pause di riflessione, volte a dare un respiro più ampio all’intero racconto. Secret Invasion prosegue per la sua via, che sinora sembra molto convincente, e nel mandare avanti la trama non si risparmia anche alcune riflessioni, molto attuali, sulla tolleranza e l’inclusione. Andiamo, dunque, all’interno dell’analisi di Secret Invasion 1×02.
Secret Invasion 1×02 – La guerra è alle porte
Banalmente, cominciamo da ciò che abbiamo visto in questa puntata. Nick Fury si trova a dover metabolizzare la dolorosa morte di Maria Hill e per di più scopre che la presenza degli Skrull sulla Terra è molto più cospicua di quanto immaginasse. Nel frattempo, la tensione tra Stati Uniti e Russia come prevedibile sale alle stelle dopo l’attacco e viene ancora più surriscaldata proprio dagli Skrull, che agli ordini di Gravik pianificano la distruzione dell’ordine mondiale da un pulpito privilegiato. Dopo la rivelazione di Talos, infatti, scopriamo che non solo ci sono molti più alieni di quanto si pensava sulla Terra, ma questi si sono infiltrati tra le più alte cariche governative del mondo e per questa ragione ne approfitta Gravik, che si fa nominare Generale Skrull e prende la guida del consiglio formato da alcuni dei principali leader mondiali.
Mentre la ribellione aliena lavora alla conquista del mondo sul piano politico, i suoi scienziati sono impegnati nella creazione di un esercito di soldati potenziati, quelli che con tutta probabilità saranno i Super Skrull: l’arma definitiva per il rovesciamento del mondo. Tutto, insomma, sembra mettersi per il peggio e nulla pare in grado di fermare l’ascesa di Gravik, che deve comunque fare i conti con alcune insidie. Più che dall’esterno, la minaccia per il nuovo generale sembra poter arrivare dall’interno, con G’iah che sembra essere sempre meno convinta della sua adesione alla causa, e da alcune forze che operano per contrastarlo.
Talos e Fury in tal senso sembrano parecchio in difficoltà , il primo alle prese con la propria sofferenza e il secondo provato dal tempo e apertamente osteggiato dal suo stesso paese. Sonya piuttosto sembra poter essere una vera e propria spina nel fianco per Gravik e in Secret Invasion 1×02 abbiamo avuto un assaggio delle sue abilità da spia. Al momento, il conflitto sembra alle porte e la guerra pare inevitabile: affinché questa possa essere evitata, c’è bisogno del miglior Fury e di un voltafaccia di G’iah, l’unica che dall’interno può rovesciare la ribellione Skrull.
Gravik e Fury
In apertura di puntata troviamo dei flashback che riconducono direttamente a Captain Marvel, film in cui hanno esordito gli Skrull, e da qui scopriamo l’esistenza di un legame personale tra Fury e Gravik. L’odio che il secondo prova per il primo è forte, dato dalla delusione per il mancato adempimento alla promessa fatta. Tutto ruota intorno all’assenza del personaggio interpretato da Samuel L. Jackson dal pianeta, il quale da quando vi ha fatto ritorno ha collezionato solo sconfitte. Abbiamo visto un Nick Fury molto provato nel fisico, ma ora anche lo spirito dell’eroe Marvel inizia a vacillare. La morte di Maria Hill è un duro colpo da metabolizzare, per di più dopo tutto il caos di Mosca gli Stati Uniti lo hanno fatto fuori. Fury deve fermarsi un attimo, ritrovare la calma e la serenità , per cui torna a casa, dalla sua insospettabile moglie, e si abbandona al suo abbraccio, col tentativo di ricaricare le pile per le battaglie che verranno. A tal proposito, nel finale della seconda stagione assistiamo alla clamorosa rivelazione della natura Skrull della moglie di Fury, ma la vera domanda è: Nick è a conoscenza di questa cosa? La donna muta forma proprio prima dell’ingresso in casa del merito, quindi questo farebbe pensare a una risposta negativa, ma su questa vicenda sicuramente si farà luce più avanti.
Si trova in una condizione completamente opposta Gravik, ormai in ascesa irrefrenabile. Il suo piano è andato a buon fine: dopo Mosca ha preso il comando delle operazioni e ora la sua guerra sembra sul punto di esplodere. In Secret Invasion 1×02 abbiamo visto tutto il cinismo del ragazzo, la crudeltà che possiede, necessaria per portare avanti un disegno come il suo. Gravik è spietato e risoluto, non si fermerà davanti a nulla finché non avrà perseguito i suoi obiettivi, che sono la conquista della Terra e anche la vendetta su Fury, per cui prova un senso di abbandono incredibile.
Questa puntata della serie Marvel fa pensare che, prima o poi, le linee di Fury e Gravik convergeranno. Tra i due c’è una questione personale in sospeso, solo appena intuibile nella prima puntata, per cui il conflitto si arricchisce di ulteriori significati. Al momento lo scontro sembra impari, ma Fury è al suo minimo storico e ora può solo risalire. Sconfitto, ferito, cacciato e umiliato, Nick nelle prossime puntate tornerà e siamo sicuro che lo farà in grande stile, ma per il momento il confronto con Gravik è ampiamente perso.
Tolleranza e integrazione
Nell’intricata trama che sta costruendo, la serie Marvel non si risparmia anche riflessioni più profonde, che hanno un impatto molto significativo sulla realtà che viviamo. Nel dialogo sul treno con Talos, Fury, dopo aver scoperto che sul pianeta ci sono più di un milione di Skrull, sbotta dicendo che sulla Terra non ci sono abbastanza spazio e tolleranza per la convivenza tra due razze. Queste sono parole che hanno un peso attuale molto importante considerando quanto temi come il razzismo, l’inclusione e l’integrazione siano all’ordine del giorno, e che quindi non possono non essere sottolineate. Senza addentrarci troppo in questioni spinose, è chiaro che tutto il tema di Secret Invasion, ovvero l’invasione Skrull, possa essere letta in chiave metaforica e attuale, ma la riflessione più interessante è proprio intorno all’integrazione e al fatto che, semplicemente, secondo il punto di vista offerto da Fury non c’è abbastanza tolleranza tra gli uomini per portarla avanti. Il compito della serie potrebbe essere quello di smentire questo assunto, mostrando come, limando i lati più estesi, un’integrazione è invece possibile, offrendo così un messaggio positivo agli spettatori.
Secret Invasion 1×02 tocca anche il tema del razzismo nel colloquio tra Fury e Rhodes, per cui la serie continua a premere su tale aspetto. Anche questa insistenza sembra essere una novità in casa Marvel, favorita da un racconto più umano e meno supereroistico. La produzione di Disney+ sta approfittando del suo format anche per ragionare e costruire un apparato concettuale che in molte produzioni del genere non vediamo e questo costituisce sicuramente un valore aggiunto, nonostante, è bene dirlo, la riflessione rimanga comunque sullo sfondo rispetto all’azione. Ed è anche giusto così, visto che non si tratta del focus centrale.
Ad ogni modo, questo sottotesto che si è creato nella serie è molto interessante e sicuramente verrà sviluppato di pari passo col narrazione. Secret Invasion 1×02 conferma le ottime sensazioni del pilot e aumenta le vibrazioni positive anche per il futuro della serie, che tra poco entrerà nel vivo e sarà chiamata a confermare queste validissime premesse che si sono create.