ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Secret Invasion 1×06 e sui precedenti episodi della serie di Disney+
Con una puntata frenetica e concisa, termina anche l’avventura di Secret Invasion, a giudizio di scrive una delle migliori serie tv dell’MCU, capace di portare una ventata di aria fresca in un periodo non certo facile per la Casa delle Idee. In Secret Invasion 1×06 assistiamo alla resa dei conti tra Fury e Gravik, con la risoluzione del conflitto e lo svelamento dell’invasione Skrull a tutto il mondo. Il finale, in realtà, è quello che ci aspettavamo, senza troppe sorprese e colpi di scena, ma anche se prevedibile, l’epilogo arriva in maniera coerente e lineare col resto della serie e alla fine d’incastra bene nel disegno complessivo.
A dominare la scena è il solito Nick Fury, definitivamente consacrato da questa serie dopo tutta una sfilza di ruoli importanti nei vari film della Marvel, ma tutti gli altri personaggi della serie anche giocano il loro ruolo importante, da G’iah a Gravik alla riuscitissima Sonya Falsworth, forse il personaggio più riuscito di tutta la produzione, purtroppo sfruttato meno di quanto avrebbe meritato. Ad ogni modo, Secret Invasion conclude la propria narrazione con un buon finale di serie, lasciando spazio a nuovi spiragli, ma concludendo le questioni aperte durante il racconto, anche se forse con dei tempi un po’ ristretti, che sicuramente hanno favorito l’incedere della tensione, ma hanno un po’ strozzato il respiro a questo epilogo. Procediamo, ora, con l’analisi di questo ultimo episodio, prima di soppesare la riuscita complessiva della serie tv di Disney+.
Secret Invasion 1×06 – Gli scontri finali
Secret Invasion 1×06 si costruisce principalmente intorno a due scontri. Il primo è quello tra G’iah e Gravik, che vive di un grande colpo di scena perché la Skrull si presenta sotto le sembianze di Nick Fury, offrendo al nemico ciò che tanto agognava: il raccolto. Il leader degli alieni non sa chi si celi in realtà sotto le sembianze dell’ex capo dello Shield e così, quando si muta col dna degli Avengers, rinforza anche G’iah e da qui ne nasce un avvincentissimo combattimento, che rappresenta una summa di tutto ciò che abbiamo visto in questi anni, con i due Super Skrull che se le danno di santa ragione usando i poteri dei più grandi esseri che hanno combattuto sulla Terra negli ultimi anni.
A vincere alla fine è, prevedibilmente, G’iah, che vendica così suo padre e ferma il folle piano di Gravik. Il confronto tra i due Skrull era abbastanza chiamato, ma sorprende sicuramente l’epilogo che ha dato alla figlia di Talos i poteri di tutti questi grandi eroi, rendendo, di fatto, G’iah il personaggio più forte di tutto l’MCU. L’altro scontro è quello tra il falso Rhodes e Fury, condito dalla presenza di Sonya, decisiva nell’incalzare lo Skrull e metterlo allo stretto. Anche qui tutto si risolve per il meglio e il vero Rhodey, insieme agli altri leader mondiali, viene liberato, eppure l’epilogo, nonostante queste vittorie, è più cupo di quello che poteva sembrare.
Scoperta l’invasione Skrull, il presidente Ritson reagisce malissimo e dichiara guerra a ogni specie aliena sul pianeta, fomentando un’ondata d’odio che porta a caos e violenza. Per fronteggiare questa controffensiva umana, G’iah deve scendere a patti con Sonya, proprio come anni prima fece suo padre con Fury, e di fatto la situazione tra Skrull e umani non cambia moltissimo, con l’eccezione che ora la presenza aliena sul pianeta è nota e viene combattuta, anche ferocemente.
L’epilogo
Con la risoluzione dei due scontri di cui abbiamo parlato, arriviamo all’epilogo della serie Marvel, che chiudendo la ribellione Skrull apre scenari ancora più bui, come la forte repressione voluta dal presidente degli Stati Uniti e l’organizzazione di squadroni d’assalto che iniziano a giustiziare gli alieni. Una situazione bollente si è fatta ancora più rovente e questo tema, sicuramente, sarà anche al centro di The Marvels, dove magari vedremo alcune conseguenze di questa ondata d’odio instaurata. Ad ogni modo, la situazione sulla Terra resta incandescente e, dal canto suo, Fury spicca il volo per lo spazio, intenzionato a risolvere una volta per tutte, dopo non averlo fatto in passato, il problema della sistemazione degli Skrull. Particolarmente intenso è il momento che Nick si regala con Varra, col loro intenso bacio a chiudere la serie. La trattazione di questo lato intimo del personaggio Marvel è stato, sicuramente, uno dei punti di forza della serie di Disney+.
È chiaro che, come abbiamo ripetuto più volte anche nel corso di queste recensioni settimanali, ciò che abbiamo visto in Secret Invasion 1×06 e nelle precedenti puntate della serie vada inquadrato in un contesto più ampio, come ogni prodotto dell’MCU, ma qui possiamo soffermarci un attimo solo sull’epilogo della singola serie di Disney+ e, in tal senso, non possiamo che essere soddisfatti. L’unica critica può riguarda la gestione di alcuni aspetti temporali, con un incedere un po’ troppo frenetico, ma questa velocità d’esecuzione si sposa bene col clima da spy story su cui si è costruito il racconto e quindi, tutto sommato, questa frenesia, seppur un po’ strozzante, non disturba più di tanto. Secret Invasion 1×06, dunque, è un buon finale per la serie, che in generale ha presentato diversi lati positivi.
Secret Invasion tra passato e presente della Marvel
Ora che siamo giunti alla puntata conclusiva, possiamo sicuramente stendere un bilancio complessivo dell’intera serie Marvel. Chi ha seguito settimanalmente queste recensioni avrà potuto notare un certo entusiasmo nel commentare Secret Invasion e ora, alla fine dei giochi, questo entusiasmo è ancora presente e vivo. La produzione Disney+ propone un format non del tutto inedito, ma sicuramente peculiare per l’MCU, quello da spy story che ha fatto le fortune di film come Captain America: The Winter Soldier, e che qui in Secret Invasion vive la sua massima espressione supereroistica. La serie con protagonista Nick Fury è costruita sapientemente, con ritmi costanti e incalzanti, fino a essere sincopati, con continui colpi di scena e rivelazioni e con una coerenza sinceramente apprezzabile. D’altro canto, però, Secret Invasion conferma una recente tendenza della produzione Marvel, che sicuramente non fa ben sperare per il futuro: quella di trarre forza principalmente da materiale originato nel passato.
Non è un mistero che negli ultimi anni, dopo Avengers: Endgame, l’MCU abbia vissuto più di qualche difficoltà, ma di recente sembra essere tornato a soffiare il vento, con produzioni convincenti come Guardiani della Galassia Vol.3 e, appunto, Secret Invasion. Tuttavia, è impossibile non sottolineare come questi prodotti siano parecchio ancorati a situazioni e personaggi del passato, che di fatto ne hanno sancito il successo. Da un lato, dunque, c’è la felicità nel rivedere produzioni di alto livello, dall’altro però aleggia la consapevolezza che il meglio dell’MCU sembra essere ormai alle spalle e questi successi non fanno altro che confermarlo. Secret Invasion, ad ogni modo, prova a dare il suo contributo al futuro della Marvel, introducendo personaggi come Sonya e G’iah che hanno grande potenziale. La serie di Disney+, però, mostra anche il peso di personaggi come Nick Fury la cui eredità, un po’ come accaduto con i vari Tony Stark e Steve Rogers, è davvero difficile da sopportare.
Ad ogni modo, nel valutare Secret Invasion si possono lasciare da parte queste preoccupazioni per il futuro ed elogiare una produzione di valore, che riesce a essere peculiare in un panorama che fa trapelare stanchezza da ogni poro e che, in queste settimane, ci ha accompagnati in un viaggio molto interessante. Cala così il sipario su Secret Invasion, una delle migliori serie tv dell’MCU, che ci ha regalato finalmente una storia capace di consacrare uno dei personaggi migliori dell’intero universo narrativo della Casa delle Idee: Nick Fury.