Bagnino, barbaro, Khal e supereroe: nel corso della sua carriera Jason Momoa si è calato nei panni di tutti questi personaggi, creando un solco nell’immaginario collettivo e ritagliandosi un posto d’onore tra le star più amate dal pubblico. Difatti, nel corso degli anni l’attore ha dimostrato di saper coltivare il suo talento, sperimentando con ruoli e generi sempre diversi. Ma prima che arrivasse il successo televisivo e cinematografico, Momoa è entrato nel mondo dello spettacolo come modello. Fu infatti scoperto nel 1998 dal designer internazionale Takeo Kobayashi, grazie al quale nel 1999 è stato eletto come Modello dell’Anno delle Hawaii. È proprio grazie alla visibilità ottenuta con la collaborazione con Kobayashi che Jason è stato notato dai produttori di Baywatch, ottenendo così il ruolo che ha spianato la strada per il resto della sua carriera.
Baywatch, Stargate Atlantis, Conan the Barbarian, Game of Thrones, Aquaman e la più recente See (qui le nostre considerazioni sulla prima stagione): questi sono solo alcuni dei lavori più celebri di Momoa, non solo un attore versatile ma anche una persona ricca di sorprese e curiosità. Sapevate che per l’audizione per il ruolo di Khal Drogo ha eseguito l’Haka, la danza tradizionale del popolo Maori? O che ha vestito i panni di Ozzy Osbourne nel video del cantante “Scary Little Green Man”? Inoltre, l’attore ha dato prova di essere un ottimo musicista, capace di suonare sia la chitarra che il basso. Oltre che alla musica e alla recitazione, Momoa si dedica attivamente anche alla produzione, tanto da aver creato la sua casa di produzione Pride of Gypsies, così come una compagnia di acqua confezionata in lattine di alluminio per ridurre la circolazione di plastica monouso.
Ma le curiosità su Jason Momoa non finiscono qui. Eccone altre 7 interessanti.
Le sue origini
La prima curiosità riguarda le origini di Jason Momoa, di cui va molto fiero.
L’attore è nato l’1 agosto 1979 a Honolulu nelle Hawaii, luogo al quale è tuttora estremamente legato. Tuttavia, quando era ancora molto piccolo si è trasferito a Norwalk, in Iowa, dove è stato cresciuto dalla madre Coni, una fotografa statunitense di origini tedesche, irlandesi e native americane. Il padre Joseph, pittore statunitense di origini native hawaiane, è invece rimasto a Honolulu dove è stato raggiunto dal figlio poco prima della sua laurea. Nonostante abbiano passato del tempo separati, Jason e il padre sono comunque molto legati. Il retaggio paterno è infatti sempre stato molto importante per la star di See, ancora oggi grata di aver potuto apprendere la danza Haka proprio dal padre.
Sono per metà hawaiano e l’Haka è qualcosa di davvero sacro, qualcosa che ti tramanda la tua famiglia – e mio padre l’ha insegnata a me.
Nonostante il successo ottenuto nel corso degli anni e una vita che lo ha portato a girare il mondo, Momoa ha continuato ad amare e celebrare la terra del padre, tanto che nel 2015 ha dato inizio a una campagna sui social media per salvare il Mauna Kea, un vulcano sacro delle Hawaii che sarebbe dovuto diventare un’area edificabile.
Studi accademici e spirituali
Come vi abbiamo già anticipato, la carriera di Jason Momoa ha avuto inizio dopo l’esperienza da modello con Takeo Kobayashi. Ma ancor prima che arrivasse il successo televisivo e cinematografico, l’attore ha intrapreso un percorso accademico di tutto rispetto. Dopo le scuole superiori, ha deciso di iscriversi alla facoltà di biologia marina presso un college dell’Iowa, motivo per cui ha studiato per un periodo anche nelle Florida Keys, un arcipelago a sud-est degli Stati Uniti. Tuttavia, successivamente l’attore ha deciso di cambiare strada, trasferendosi alla Colorado State University per studiare biologia della fauna selvatica. Nonostante non abbia intrapreso una carriera in questo settore, Momoa continua ancora oggi ad essere appassionato alla studio e alla lettura. Ha infatti dichiarato di “essere stato cresciuto per pensare davvero, per usare il cervello” e di “leggere veramente i libri” interrogandosi sul loro significato.
Non c’è dunque da stupirsi se l’attore si sia avvicinato anche alla meditazione e alla filosofia buddista. Oltre alla salute del corpo, ha infatti sempre riconosciuto quanto anche quella dello spirito sia fondamentale. La passione per gli insegnamenti buddisti ha avuto inizio negli anni della sua giovinezza, quando visitò il Tibet. Momoa ha definito questo viaggio come una delle migliori esperienze mai vissute, che lo ha indirizzato verso una vita fatta di lettura e meditazione. Difatti, nonostante l’aspetto imponente, Momoa è un uomo dalla natura mite e pacifica, che ama ridere e scherzare così come stare lontano dai conflitti.
È un grande amante degli sport
Così come la meditazione, anche l’attività fisica è una parte importante della vita di Jason Momoa.
L’attore pratica infatti diverse discipline sportive e ama la vita all’aria aperta. Basti pensare al surf, uno sport che è stato tramandato per generazioni all’interno della famiglia Momoa. Difatti, Jason è nipote dei fratelli Bryan e Rusty Keaulana, entrambi surfisti professionisti. Al di là degli sport su tavola – che siano sull’acqua o sulla neve – il Baba Voss di See è appassionato di mountain bike, hockey sui pattini e arrampicata, tanto da aver creato anche la sua personale linea di prodotti per arrampicata, chiamata So iLL. La sua carriera da attore lo ha poi avvicinato ad altre discipline: per i ruoli in Conan the Barbarian e Stargate Atlantis ha infatti appreso le arti marziali miste, che gli sono tornate utili anche per ruoli successivi. Infine, l’attore è un grande appassionato di rugby. Ha infatti dichiarato di averlo praticato durante la sua adolescenza e di essere tuttora un grande tifoso degli All Blacks.
La storia della cicatrice sul sopracciglio sinistro
Fra i tratti distintivi di Jason Momoa, il primo che salta all’occhio è sicuramente la vistosa cicatrice sul sopracciglio sinistro. La storia dietro questa cicatrice non è delle più felici, ma sicuramente degna di nota: il 15 novembre 2008 l’attore è stato infatti vittima di un’aggressione presso il Birds Café, un locale di Hollywood, dove è stato colpito in faccia da un altro cliente con un bicchiere di birra rotto. In seguito all’incidente, l’attore è stato ricoverato in ospedale dove ha subito un intervento di chirurgia ricostruttiva e la ferita gli è stato ricucita con ben 140 punti di sutura. Come potete immaginare, l’intervento è andato a buon fine, ma la cicatrice sul sopracciglio è ancora ben visibile. Per quanto riguarda l’aggressore, Dominic Bando, è stato accusato del crimine e poi condannato a cinque anni in carcere per scontare la sua pena.
Il significato del suo nome (e quello dei figli)
Tutti lo conosciamo come Jason Momoa, ma in realtà il suo nome completo è Joseph Jason Namakaeha Momoa. Un nome lungo e altisonante, ma anche carico di significati profondi. Il cognome Momoa è infatti una parola polinesiana che può essere tradotta con “asciutto“: si tratta di un retaggio delle origini paterne di cui, come vi abbiamo già accennato, Jason va estremamente fiero. Mentre Joseph e Jason sono nomi piuttosto comuni, Namakaeha è invece unico. Si tratta infatti del suo nome hawaiano, che si può tradurre con “occhi che sanno tutto“.
Così come i suoi genitori avevano fatto con lui, Momoa ha dato nomi particolari anche ai suoi figli: Lola Iolani Momoa e Nakoa-Wolf Manakauapo Namakaeha Momoa, entrambi nati dalla relazione con Lisa Bonet. Iolani affonda le sue radici nella cultura hawaiana, e significa “falco reale“. Il nome del secondogenito è invece più complesso, e trae le sue origini dalle circostanze in cui è nato (una notte di pioggia e tempesta). Il primo nome, Nakoa, significa “guerriero“. Il secondo nome è invece composto da due parti: Kaua, il cui significato è “pioggia“, e Po, che invece si può tradurre con “oscuro“. Infine, Namakaeha è il nome hawaiano di Jason, che l’attore ha voluto tramandare anche al figlio.
La passione per i tatuaggi
Forse Jason non sarà completamente ricoperto di tatuaggi come il suo personaggio in Aquaman, ma ciò non significa che non ne sia appassionato. L’attore ha infatti diversi disegni e simboli tatuati sul corpo, ognuno dei quali è legato a un significato o storia in particolare. Basti pensare al nome “Diablo” sul dito medio della mano destra, un omaggio al suo migliore amico che è venuto a mancare, alle firme dei figli tatuate sul pettorale sinistro, o alla bussola sul braccio destro, simbolo scelto per guidarlo nelle sue decisioni. Ma fra tutti i suoi tatuaggi, quello più celebre e vistoso è sicuramente quello sull’avambraccio sinistro. Nonostante possa sembrare semplicemente un insieme di triangoli, questo tatuaggio ha un significato profondo. Si tratta infatti di uno stemma familiare hawaiano, che omaggia la cultura hawaiana, in particolare l’adorazione di “Aumakua“, una sorta di spirito guardiano ancestrale che ha il compito di aiutare e guidare il prossimo, assumendo diverse forme. Nel caso della famiglia Momoa, l’Aumakua ha l’aspetto di uno squalo. Ed è così che l’attore ha deciso di farsi un tatuaggio che non solo richiamasse i denti di questo animale, ma che gli permettesse di essere riconosciuto come suo pari ogni volta che è in acqua.
Jason Momoa avrebbe potuto essere Batman nel DC Extended Universe
A partire dal 2016 Jason Momoa è entrato a far parte del DC Extended Universe, facendo prima un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), poi apparendo in Justice League (2017), e infine diventando il protagonista titolare in Aquaman (2018). Ma prima che vestisse ufficialmente i panni di Arthur Curry, Momoa ha fatto un provino per interpretare Batman, ruolo che tuttavia non lo ha mai convinto del tutto. Durante un’intervista con Hindustan Times, l’attore ha spiegato la storia della sua strana audizione per il ruolo dell’eroe mascherato:
Quando il registra Zack Snyder mi ha contattato per la prima volta, era tutto un po’ misterioso perché quando mi sono presentato per l’audizione voleva farmi provare la parte di Batman
Ma qualsiasi speranza di ottenere quel ruolo è stata affossata una volta che Momoa ha scoperto che era già stato assegnato a Ben Affleck.
Sapevo che c’era qualcosa che non quadrava, e ho interpretato le battute che mi erano state date con distacco, come se non mi interessasse cosa ci fosse scritto sul copione. E poi Zack mi ha detto “Sai chi vorrei che interpretassi?”. Io ho risposto con “Oh sì, sarò sicuramente un villain o un personaggio che si scontrerà con Batman, sembra divertente”. Al che mi ha risposto che voleva vestissi i panni di Aquaman.