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Così, de botto, senza senso, Kramer

Seinfeld
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Seinfeld arriva come un fulmine a ciel sereno nel lontano 1989, e stravolge tutto. Da quel momento le cose per il mondo delle comedy non saranno più le stesse. Lo scheletro delle prossime grandi Serie Tv è infatti oramai stato costruito, e poco importa se successivamente a questo sarebbero stati aggiunti anche sentimentalismi, lezioni morali, buon senso o empatia, a Seinfeld tutto questo non sarebbe mai interessato. Probabilmente, per fare un discorso più che onesto, potremmo affermare che il successo di Seinfeld sia stato anche agevolato dall’epoca in cui questa è arrivata. La qualità, lo abbiamo appurato anche grazie alle diverse Serie Tv snobbate nonostante la loro grande scrittura, non sempre convince il pubblico a dare una possibilità al prodotto, e questa è una cosa che non possiamo sottovalutare se pensiamo a una Seinfeld teletrasportata ai giorni nostri. Adesso la moralità, le lezioni di vita, il senso nascosto delle cose, sono ingredienti che ricerchiamo nella maggior parte dei prodotti, e che invece Seinfeld disconosceva con l’intento di basarsi sul niente. I personaggi non erano un’accozzaglia di insegnamenti, rapporti romantici. Perfino l’amicizia non viene narrata come abbiamo visto nelle successive comedy come Friends o How I Met Your Mother. In Seinfeld il tempo si condivide con il solo obiettivo di lasciarlo trascorrere, con la sola volontà di impiegarsi in attività che possano dissolvere la noia. I protagonisti non conoscono alcuna evoluzione, alcun cammino verso ciò che vorrebbero diventare.

Nessuno di loro ha desideri, soltanto capricci. Ognuno agisce secondo le proprie volontà, senza mai curarsi di chi li circonda. Un po’ come fa Cosmo Kramer, uno dei personaggi più iconici e impulsivi di Seinfeld. Qualsiasi cosa lui faccia avviene infatti così, de botto, senza senso.

Seinfeld
Seinfeld (640×360)

Cosmo Kramer per noi è un personaggio che sa quasi di casa, e non solo perché la sua voce italiana è doppiata da Francesco Pannofino. Sa di casa perché in Seinfeld rappresenta una stravaganza che è solo sua, che non troveremo mai da nessun’altra parte nonostante le imitazioni. Ispirato al vicino di casa di Larry David Kenny Kramer, Cosmo è un personaggio di cui le informazioni vengono raccolte attraverso aneddoti, modi di fare, indovinelli. Come la maggior parte dei personaggi di Seinfeld, Kramer non è mai chiaro sulla sua vita passata, tantomeno su quella presente. Egli è infatti l’unico personaggio di cui non conosciamo il padre, ma la triste verità non ci viene annunciata in alcun modo, siamo noi a capirlo quando racconta di essere l’unico membro di sesso maschile della sua famiglia. Questa dinamica si sviluppa praticamente su tutto il resto delle informazioni che riguardano la sua vita privata. Qualche volta, durante una conversazione assolutamente normale, Kramer restituisce un pezzo di sé (ma con i giusti limiti, siamo pur sempre in Seinfeld) e poi tronca il discorso senza andar oltre. Accade sempre così: de botto, senza senso.

Il suo personaggio è uno dei più contraddittori, la personificazione perfetta di una comedy come questa. Come già ribadito, infatti, i personaggi non sono mossi da desideri o volontà specifiche, ma solo da capricci del momento. Perfino le azioni positive, in Seinfeld, finiscono per essere solo una circostanza, un gesto fatto sulla base del niente. Kramer in questo senso si divide in due strade ben distinte tra di loro: da una parte il buon cuore, e dall’altra un carattere che, data la circostanza, chiameremo seinfeldiano. Se da una parte, infatti, Kramer è colui che cerca di convincere i suoi amici a compiere delle azioni altruistiche e sensate, dall’altra è anche un personaggio insensibile, indifferente, e a volte anche irrispettoso. Kramer non conosce infatti l’arte del bussare alle porte delle case degli altri, ma solo quella per cui – una volta giunto alla destinazione – apre la porta così, de botto, senza senso.

Perfino l’onestà di Kramer, una caratteristica che di certo fa onore a chi la possiede, molto spesso diventa un vero e proprio problema, e questo perché il suo personaggio disconosce cose come redenzione, senso del limite e capacità di distinguere ciò che si può dire da ciò che non si può dire. Questa così lodevole caratteristica in lui diventa infatti quasi un difetto, il motivo per cui ha aperto la sua bocca senza prima contare fino a dieci, dicendo così una serie di cattiverie che forse sarebbe stato meglio non dire mai ad alta voce. Kramer non conosce infatti il confine che separa l’onestà dall’impulsività, rendendo così rischioso il momento in cui ogni volta apre bocca.

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Seinfeld (640×360)

Cosmo Kramer cerca di indirizzare gli amici verso le buone azioni con la stessa intensità con cui cerca di mettersi nei guai consigliandogli di agire attraverso azioni illegali e prive di rispetto come parcheggiare nel posto per disabili, assumere un serial killer per sbarazzarsi di un cane (come abbiamo visto nell’episodio Voglio Dormire) e commettere frode alle poste. Ma la regola fondamentale che va imparata e poi successivamente ricordata è che con Kramer le parole devono essere necessariamente misurate, pensate e ripensate. Farsi intender male o non essere chiari potrebbe costare una fatica in futuro, e questo lo sa bene Jerry. Durante il loro primo incontro, avvenuto nell’episodio Indietro Tutta, quest’ultimo aveva infatti detto a Kramer la frase Quello che è mio è tuo. In quel momento non poteva saperlo, ma questa frase presto si sarebbe presto tramutata in oggetti smarriti e poi ritrovati in stato di abbandono.

Nel modo forse più affascinante ed enigmatico, Kramer è di certo la persona meno definita di Seinfeld, quella che ti stupisce azione dopo azione, episodio dopo episodio. I personaggi che gli stanno attorno tendono a quasi a offuscare la sua inaffidabilità, ma questa è presente e soprattutto più sorprendente di quelle degli altri protagonisti. Kramer passa infatti da un buon consiglio a uno che sfida tutte le leggi della legalità, rischiando così di confonderci su chi davvero sia, su quale parte di lui prevarichi sull’altra. Definito dall’Entertainment Weekly come il personaggio più vicino a un cartone animato, Cosmo Kramer non può essere in realtà definito in alcuna maniera se non come la perfetta trasposizione fisica e mentale dell’essenza più reale di Seinfeld.

Non importa quante buone e cattive azioni possa alternare, non importa quanto possa impossessarsi degli oggetti altrui o quanto inviti i suoi amici ad aiutare il prossimo, Kramer non fa eccezione alla regola dell’acclamata Serie Tv: non portarsi dietro alcuna voglia di evolvere, imparare o crescere. Quando è il momento, Kramer è pronto a comportarsi di conseguenza senza curarsi del senso del limite. Agirà come meglio crede, sfidando qualsiasi legge morale. Si presenterà a casa di Jerry e, come se nulla fosse, si approprierà di qualsiasi suo oggetto per poi tornarsene a casa propria. Dopo di che, consiglierà agli amici di non essere egoisti e aiutare chi ne ha bisogno.

Farà tutto questo nello stesso ordine. Così, de botto, senza senso.

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