2) Lito, Nomi e la violenza
Restando nella stessa ambientazione, a distanza di pochi secondi, abbiamo un altro dei momenti più mozzafiato (in tutti i sensi) di Sense8: il discorso di Nomi e Lito sulla violenza.
Nomi racconta e mostra anche a noi spettatori un suo ricordo di quando, ancora ragazzino e studente del liceo, viene bullizzato pesantemente dai suoi compagni a causa della sua diversità. Se già le battute precedenti sono state una bella botta, qui trattenere le lacrime è impossibile. Riusciamo a sentire ogni singolo dettaglio della sequenza sulla nostra pelle.
Dal dolore della vittima, al “basta” disperato di Lito, fino alle bellissime parole finali di Nomi… non è davvero possibile fermare i brividi e le lacrime.
In poche battute, Sense8 riesce a dirci due cose importantissime: che la violenza rispecchia sempre la meschinità e l’ignoranza di chi la commette e, ancora di più, che la violenza peggiore che possiamo mai provare nella nostra pelle non è solo quella che subiamo dagli altri, ma quella che commettiamo verso noi stessi ogni volta che siamo troppo spaventati per essere ciò che siamo. Ho i brividi solo a scriverne.