6) Who am I?
Uno degli aspetti che più ci ha fatto innamorare della seconda stagione di Semse8 è vedere come finalmente i nostri protagonisti diventano più affiatati, un tutt’uno, una vera e propria famiglia. Forse è anche per questo che amiamo alla follia questo discorso a otto voci.
Certo, i suoi contenuti sono, come sempre con Sense8, davvero splendidi. Tutti e otto i sensate si chiedono chi sono, o meglio che cosa può definire chi sono: i loro sogni? I loro pensieri? Le loro azioni? I loro affetti?
In una scena dalla regia che definire splendida è riduttivo e dai contenuti che a prima vista possono sembrare abbastanza scontati e già troppo abusati, in realtà Sense8 ci pone davanti a un dibattito filosofico, antropologico, morale, sociale, soggettivo e universale non indifferente. E ancora una volta, in pochi minuti che sono però necessari per creare un capolavoro, Sense8 ci mostra la sua grandezza: svelare l’intero mondo che si nasconde anche dietro gli aspetti all’apparenza più piccoli della nostra esistenza.