Il piccolo e il grande schermo sono due bellissimi contenitori che ci delineano uno spaccato della nostra vita. E la vita non è fatta, purtroppo, solo di momenti belli, ma capita alcune volte di incappare in angoli bui e oscuri in cui si inciampa e si crolla a terra. Anche l’industria dell’enertainment non è esente dal dolore e dal turbamento. E se davanti alla macchina da presa tutto è fittizio e non reale, appena un addetto ai lavori esce dagli studios, diventa una persona come le altre. In questo articolo vogliamo parlarvi proprio di questo, di alcune tragedie che hanno stravolto il mondo del piccolo e del grande schermo. Di morti sul set che hanno scioccato l’intera opinione pubblica .
Ecco la lista di 10 attori drammaticamente morti sul set
1) John Ritter
Iniziamo subito con un personaggio amatissimo del piccolo schermo. John Ritter, acclamatissimo protagonista della sit-com Tre Cuori in Affitto, è uno degli attori più famosi ad essere morti sul set mentre lavoravano. Nel suo caso si trattò del set di 8 semplici regole… per uscire con mia figlia, sit-com che aveva segnato il suo ritorno nel piccolo schermo insieme alla star di The Big Bang Theory Kaley Cuoco. Ritter morì per arresto cardiaco causato da una dissecazione aortica mentre girava un episodio della serie tv, l’11 settembre 2003, solo sei giorni prima di arrivare a compiere 55 anni. Un vero dramma.
2) Jon-Erik Hexum
Ottobre 1984, Jon-Erik Exum era nel bel mezzo delle riprese della serie tv Cover Up. Il ragazzo, a causa di una giornata particolarmente impegnativa, scherzava lamentandosi dei problemi avuti durante le ore precedenti. A un certo punto Hexum prese un pistola di scena, caricata a salve, e premette il grilletto. Per quanto l’arma non fosse effettivamente un’arma reale, la distanza dalla testa del ragazzo fece sì che la cartuccia a salve spingesse un piccolo frammento di cranio nel suo cervello. Questo causò una emoraggia cerebrale che, nonostante una operazione d’urgenza, lo condusse alla morte sei giorni dopo il tragico avvenimento sul set.
3) Heath Ledger
Il 22 gennaio di 13 anni fa se ne andava l’indimenticato attore australiano Heath Ledger: aveva soltanto 28 anni quando fu trovato morto nel suo appartamento di New York. Talentuoso, promettente, era all’apice della sua carriera: in poco meno di dieci anni aveva già regalato al pubblico alcune interpretazioni magistrali come il cowboy Ennis Del Mar ne I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee e l’attore Robbie Clark nel film biografico sulla vita di Bob Dylan Io non sono qui (in cui recitò accanto alla sua compagna di allora Michelle Williams). Ma a renderlo immortale fu il suo Joker ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, personaggio folle, beffardo e così fuori controllo da rubare la scena a Batman/Christian Bale (qui parliamo della futura serie HBO sull’uomo pipistrello). Proprio per questa performance nel 2009 a Ledger fu tributato un Oscar postumo come migliore attore non protagonista. Un uomo che ha segnato la storia recente del grande cinema e che rimarrà per sempre nella memoria di tutti gli appassionati di cinema.
4) Ken Steadman
Torniamo a parlare di piccolo schermo e serie tv. L’attore Ken Steadman morì sul set di un episodio de I Viaggiatori, produzione di avventura/fantascienza interpretata da Jerry O’Connell e Jonathan Rhys-Davies. La puntata, ambientata in un pianeta desertico, fu girata a San Bernardino, nel deserto della California. Steadman stava guidando una Dune Buggy quando perse il controllo del mezzo, che si cappottò su se stesso e iniziò a rotolare. Mentre un altro attore, seduto dalla parte del passeggero, non si fece praticamente nulla, Ken, che come l’altro non indossava la cintura di sicurezza, fu trasportato d’urgenza con un elicottero al San Bernardino Medical Center, ma dopo poche ora fu dichiarato morto a causa delle ferite riportate.
5) Redd Foxx
Redd Foxx morì l’11 ottobre 1991 a causa di un infarto, durante una pausa nella registrazione dello show The Royal Family. La sua co-protagonista, Della Reese, ed il resto del cast pensavano che stesse scherzando replicando la sua classica gag “Elizabeth! Sto arrivando!”, nella quale simulava un falso attacco cardiaco come era solito fare in Sanford and Son, ma questa volta si trattava della più amara delle verità. L’attore stramazzò al suolo e non riprese mai più conoscenza, morì quel giorno di ottobre a 79 anni.
Una delle morti sul set più drammatiche di sempre.
6) Kevin Smith
Chi non si ricorda di Kevin Smith? L’attore di origini neozelandesi, conosciutissimo negli anni ’90 per aver interpretato il ruolo di Ares sia in Xena – Principessa Guerriera che in Hercules, stava festeggiando la conclusione delle riprese di un film cinese che lo vedeva protagonista. Il titolo era Warriors of virtue: The return to Tao. L’attore neozelandese mentre passeggiava per gli studios, non si sa bene per quale motivo, decise di scalare una torretta di scena appartenente al set di un altro film. Smith però perse tragicamente il controllo del suo corpo e cadde da una altezza di tre piani, urtando violentemente la testa al suolo. Rimase in coma per svariati giorni per poi essere dichiarato clinicamente morto il 15 febbraio 2002. Anche gli Dei, purtroppo, muoiono.
7) Paul Walker
Una delle morti sul set più recenti di questa nostra lista, e forse una delle più terribili e strazianti. Il 30 novembre 2013, Paul Walker, iconico e bellissimo protagonista di Fast & Furious, e il suo amico Roger Rodas lasciano un evento di beneficenza chiamato Walker Reach Out Worldwide a bordo di una Porsche Carrera GT. In una zona a velocità di 72 km/h sulla Hercules Street vicino a Kelly Johnson Parkway a Valencia, Santa Clarita, California, l’auto con alla guida Roger Rodas si schianta contro un lampione di cemento e due alberi e scoppia subito in fiamme. I due amici rimangono intrappolati nell’abitacolo e i due corpi vengono completamente bruciati dalle fiamme. Paul Walker era nel bel mezzo delle riprese di Fast & Furious 7 e la sua morte devastò i cuori di tutti i milioni di fan della serie di pellicole dedicate alle auto sportive. Paul morirà proprio intrappolato in una di quelle ruggenti super car, un destino davvero beffardo.
8) Vic Morrow
Vic Morrow, attore noto agli amanti di Magnum P.I. e Charlie’s Angels, morì a causa di un incidente sul set del film Ai confini della realtà il 23 luglio del 1982. Con lui morirono anche due attori bambini, My-Ca Dinh Le (di 7 anni) e Renee Shin-Yi Chen (di 6 anni). Nel film l’attore vestiva i panni di Bill Connor, un uomo divenuto razzista a causa di un’esistenza infelice, che veniva teletrasportato in realtà parallele dov’era perseguitato dai nazisti, dagli americani durante la guerra nel Vietnam o dal Ku Klux Klan. L’incidente avvenne durante le riprese della sequenza ambientata proprio in Vietnam: un elicottero, a causa di un susseguirsi di esplosioni pirotecniche, perse il controllo per poi schiantarsi contro un albero. Morrow e Dinh furono decapitati entrambi dalle pale dell’elicottero, mentre la piccola Chen riportò ferite mortali. L’equipaggio dell’elicottero riportò ferite non gravi.
Una delle morti sul set che hanno riscritto le norme di sicurezza e le dinamiche delle sequenze di azione del cinema moderno.
9) Bruce Lee
Bruce Lee, leggenda delle arti marziali e successivamente attore e produttore di successo, morì a Hong Kong il 20 luglio 1973. L’uomo quel giorno incontrò il suo collega George Lazenby, in città per un ruolo nel nuovo film di Lee come attore-autore intitolato Game of Death. Durante il meeting l’orientale iniziò a lamentare una forte emicrania che gli torturava il capo. Betty Ting Pei, attrice taiwanese, gli diede una pastiglia di Equagesic, contenente sia aspirina che meprobamato, per alleviare il dolore. Bruce Lee andò a riposarsi e non si svegliò mai più. L’autopsia non fugò del tutto il dubbio sulla causa del decesso, poiché nel verbale seguito all’inchiesta si parlò di “probabile reazione allergica a una o più sostanze contenute in un’aspirina”, con tutta probabilità al meprobamato. Qualche mese prima l’attore era stato curato per un’edema cerebrale e questa sembra la causa di morte più probabile.
Il mistero di una delle morti sul set più controverse della storia però si infittisce.
Il cervello, che mediamente in un adulto pesa attorno ai 1.400 grammi, pesava nel caso di Lee 1.575 (+13%). I due edemi cerebrali che lo avevano colpito forse potevano attribuirsi all’eccessivo lavoro dei mesi precedenti. Tra le conseguenze della disidratazione grave infatti, c’è l’edema cerebrale, che può derivare però anche da ripetuti traumi o infiammazioni. L’autopsia sul corpo dell’attore evidenziò non solo il sintomo più evidente del malore che portò al decesso, ma una possibile disfunzione renale, oltre alla presenza nei polmoni di modesta quantità di fluido e piccole quantità di sangue riversatesi negli alveoli. Tali fattori, come riportato dal giornalista Alex Ben Block, potevano essere anche conseguenze di un particolare colpo di Kung-Fu della tecnica Dim Mak (un colpo che per alcuni studiosi dell’arte è una leggenda metropolitana, per altri no), di cui Lee poteva essere stato vittima inconsapevole. Qualcuno voleva la leggenda morta? Una domanda che non avrà mai una risposta.
10) Brandon Lee
A volte il destino sembra essere davvero crudele. Ciò che vi abbiamo raccontato qualche riga sopra riguardo al padre, accade anche al figlio. Brandon Lee infatti muore il 31 marzo 1993 a causa di un colpo di pistola accidentale sul set de Il Corvo. L’attore era impegnato a girare la scena in cui Eric torna nella sua abitazione e ricorda il momento della sua morte. L’arma che lo uccise era in mano a Michael Massee, l’interprete del personaggio di Funboy. La causa dell’incidente va ricercata nella negligenza dei membri della troupe.
Questi, avendo bisogno di proiettili inerti per una scena di un primo piano del caricatore, li costruirono togliendo innesco e polvere da sparo da veri proiettili invece che comprarli già pronti. Uno dei proiettili non venne però privato dell’innesco e il revolver venne lasciato carico anche dopo la scena. Quando il grilletto della pistola fu successivamente premuto, l’innesco rimasto ebbe abbastanza forza da spingere comunque l’ogiva fino a metà canna, inceppando l’arma. Al momento della scena fatale, la pistola venne caricata con proiettili a salve, ma quando venne esploso il colpo, il proiettile incastrato nella canna venne sparata allo stomaco di Brandon.