3) Chi si somiglia, si piglia – Abed e Troy (Community)
Cosa succede se prendiamo due eccentrici e bizzarri patentati e ne facciamo migliori amici? Spoiler: pura magia. La bromance tra Abed Nadir (Danny Pudi) e Troy Barnes (Donald Glover) in Community è proprio questo. Il sogno di ogni nerd e l’incubo di chi crede che bisogna per forza essere bambini per poter giocare. Abed e Troy, infatti, non vivono nel mondo reale. O meglio, lo fanno, ma solo quando proprio non possono farne a meno. Perché giocare a fare i detective, trasformare il campus in un videogioco a 8 bit o creare un fortino di coperte gigante è decisamente più divertente. La loro amicizia è un viaggio continuo in un mondo alternativo dove tutto è possibile, specialmente se sei disposto a fare finta che la realtà non esista.
Citazioni su citazioni, battute fulminanti e una sintonia che fa sembrare ogni loro conversazione una scena di una sitcom anni ’90.
Quando i due parlano, sembra stiano leggendo un copione di una serie che solo loro conoscono. Se ci fosse un mondo parallelo fatto solo di inside jokes, Abed e Troy ne sarebbero i re indiscussi. La convivenza, poi, ha solo potenziato il loro legame (perché sì, i due hanno anche conversazioni telepatiche). In un appartamento che è la perfetta combinazione tra rifugio nerd e parco giochi per adulti (non in quel senso, malizioso che non sei altro), non manca di certo una macchina del tempo fatta in casa oppure una camera da letto fatta di lenzuola e cuscini. Cinefili sfegatati (specialmente di B-movies e serie tv per nerd sfegatati), sono sempre pronti a ricreare le avventure dei loro eroi nell’Imaginorium.
Certo i due non sanno affrontare le discussioni di petto, tanto che preferiscono trasformare la Greendale in un campo di battaglia ricoperto di lenzuola e cuscini. Cuore pulsante delle serie, questa bromance è iniziata con piccole battute, per poi crescere in avventure sempre più assurde e culminare in un legame che sembra indissolubile. Quando Troy lascia Greendale, il campus (e gli spettatori) soffrono di una crisi d’abbandono. Ma anche in quell’addio c’è la loro firma inconfondibile: una sfida apocalittica a The Floor is Lava maschera invece la loro paura ad andare avanti senza l’altro. Inno della loro bromance? “Troy and Abed in the morning!” (se hai visto la serie, so che hai intonato la melodia).
4) Bromance da appartamento – Nick e Schmidt (New Girl)
La combinazione perfetta tra caos totale (che, ammettiamolo, ha il suo fascino) e ossessivo controllo: possiamo riassumere così la bromance tra Nick Miller (Jake Johnson) e Schmidt (Max Greenfield). Due amici così diversi, eppure così uniti. Nick è il tipo che pensa che pagare le bollette sia una “scelta di vita” e che l’igiene personale sia opzionale. Schmidt, d’altra parte, ha una routine di skincare che richiederebbe un team di esperti e ha un rapporto con la moda quasi religioso. Eppure, Nick è l’unico capace di sopportare i monologhi di Schmidt sui mocassini perfetti, e Schmidt è quello che, a fine giornata, pulisce il caos che Nick lascia dietro di sé.
Il loro loft è tanto uno spazio di convivenza quanto un campo di battaglia. Da un lato Nick, che tenta di evitare ogni responsabilità, dall’altro Schmidt, che cerca di insegnare a Nick come vivere da adulto. Supporto emotivo? Beh, più o meno… I due non sono esattamente campioni di sensibilità. Schmidt è troppo occupato a impressionare tutti per averne l’approvazione, mentre Nick è… beh, Nick. Uno stile di vita “hobo” e del narcisismo quasi patologico. I due battibeccano continuamente, ma l’insulto, tra le bromance nelle serie tv, diventa una dimostrazione di affetto, che, invece di minare il loro legame, lo rafforza, facendolo diventare quasi fraterno. È una storia d’amore platonica, fatta di birra economica, asciugamani troppo costosi (o non lavati, perché si sa che sono gli asciugamani a lavare noi) e consigli di vita discutibili. Ma soprattutto, è una lezione su come due persone così diverse possano trovare nell’altra la propria metà perfetta (anche se piena di difetti).