Prendiamo questo testo, ciò che state leggendo, come oggetto di riferimento.
Supponete che, ad un certo punto, io vi suggerisca che questo è giunto inesorabilmente a termine. Che siamo arrivati ai titoli finali.
“Non sarebbe necessario”, vi direte.
Ve ne accorgereste da soli.
E’ una conseguenza manifesta, ma giammai così ovvia.
Nell’esatto momento in cui si palesa la percezione di un “inizio”, il concetto di “fine” accompagna l’idea come una retta parallela sul profondo piano dell’inconscio.
E’ un inevitabile riflesso condizionato indotto da sperimentatori che prendono la forma di educazione ed uragani d’esperienza.
Facciamo progetti e previsioni, magari ne facciamo sempre meno volta per volta, ma ogni pensiero è volto a miniare l’inconcludente disegno di una fine, a cronometrare i pensieri.
Tutto, appunto, in funzione di un finale.
Ciò che accade con le serie tv non è diverso.
Qualcosa non si conclude da sé, con obsolescenza non programmata, con l’esaurimento di un’energia motrice quasi come l’inesorabile collasso di una stella alla fine del suo ciclo vitale.
Una fine, quella di una serie televisiva in questo caso, necessita di un ricamo.
Iniziare la creazione di qualcosa sapendo che questa debba finire genera un antitetico sconforto esistenziale; è quasi come pensare alla fatica applicata per creare un letto, pensando che su quello ci si debba fare nient’altro che dormire.
L’attrazione del giusto ricamo, della “giusta fine” di qualcosa ci porta sulle spalle con la forza di un guerriero Ashanti, ci spinge a voler raggiungere un punto che segna la giusta rifinitura di un’esperienza altrimenti incompleta.
Il tempismo dello stupore, il chirurgico taglio emotivo del dramma, lo speziato sapore delle parole incastrate nel giusto percorso del domino di emozioni formato da una frase ad effetto: questi sono gli elementi che caratterizzano, generalmente, un finale calzante.
Ci sono più modi per dire qualcosa: dirlo è quello migliore.
Questi sono i 10 casi in cui una sequenza di parole è riuscita a spiegare la fine di qualcosa nel miglior modo possibile.
Ecco le dieci citazioni più epiche nei finali di stagione.
1. American Horror Story Asylum (2×13)
«Ma non si dimentichi… che se lei guarda in faccia il male, il male farà altrettanto con lei.»
«Just remember… if you look in the face of evil, evil’s gonna look back at you.»
– Sister Jude