L’estate è arrivata (lo stesso non si potrebbe dire di Westeros) e così è tempo di sole, caldo, gite, mare, vita sociale. No, scherzo. È tempo che il TV series addicted abbandoni le sue abitudini invernali e si immerga nello spirito estivo.
Estate è vacanze, tempo libero; lo è in particolar modo per gli studenti, che siano liceali o universitari reduci della sessione estiva.
Il palinsesto estivo delle emittenti è completamente diverso da quello invernale, ciò comporta di conseguenza un cambiamento drastico per un addicted, il quale deve riadattare le sue abitudini sia alla programmazione, sia al clima e al tempo che si ritrova tra le mani.
L’estate apre le porte a nuovissime ed entusiasmanti opportunità per l’addicted, ma per capirlo bisogna guardare oltre la povertà di serie TV in onda e la fine della propria serie preferita, per la cui pausa ci disperiamo.
Abbiamo quindi anticipato delle sostanziali differenze tra la vita e la routine telefilmica invernale di un addicted e quella estiva. Vediamo quali sono.
# 1. Il clima
Se in inverno l’assetto strategico dell’addicted prevede una stanza ben sigillata, il riscaldamento in modalità scioglimento dell’artico, sette strati di coperte di lana, il gatto costretto con la forza a fare da scalda-piedi, il computer incandescente per le ore di attività e streaming sulla pancia ed il baffo di cioccolata calda rinsecchita, in estate la situazione si ribalta completamente.
Purtroppo prevede sempre un abuso di energia elettrica per alimentare i quattordici ventilatori che l’addicted si punta addosso per ovviare il calore emanato dal computer surriscaldato; inoltre l’addicted sarà anche spoglio di qualsiasi vestito e cercherà qualche modo per levitare per non fondersi col divano o con la sedia in modo da potersi godere la puntata senza fastidi e distrazioni mentre ingurgita una quantità industriale di gelato.
# 2. L’anarchia
Se l’addicted durante la stagione autunno/inverno possiede un calendario esclusivamente dedicato alla programmazione delle serie TV che segue in contemporanea, in estate perde la sua diligenza e cura certosina nella pianificazione per darsi alla visione selvaggia e sregolata delle serie TV. In parte questo stato anarchico è da imputare alla pausa della maggior parte delle serie che segue ed in parte alla ribellione che sente dentro di sé e che gli dice di fregarsene, ché tanto ora ha tempo per guardarsi tutto quello che vuole.