Un approccio radicalmente realistico caratterizza Mr.Robot, con sequenze di hackeraggio molto precise e dettagliate, lontane anni luce dai film complottasti patinati. Temi come lo spionaggio industriale e la cyber-security sono ormai all’ordine del giorno per ogni azienda, ed è impossibile non pensare a certi recenti fatti di cronaca, come l’hackeraggio subito dalla Sony, Anonymous, il caso Snowden e Occupy Wall Street. Il riferimento all’attualità è un punto fondamentale della serie, che permette la quasi totale immedesimazione nella storia. E se fosse davvero questo il nostro futuro? Apocalittico e speranzoso allo stesso tempo?
L’atmosfera oscura di Mr. Robot e del suo inquietante protagonista Elliott ci hanno aperto gli occhi sul reale pericolo in cui potrebbe trovarsi la società se continua, impunemente, a calpestare i suoi cittadini. Ma soprattutto la serie parla di depressione, rancore, nostalgia, il non sentirsi a proprio agio nemmeno tra amici. E, confessiamolo, almeno una volta nella vita uno ha provato ciò che Rami Malek ha messo in scena: la solitudine di un numero primo.
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