Malattia mentale e spaesamento, scissione della personalità e doppio-giochismo sono i cardini entro cui si muove Mr. Robot. Elliott scinde in due la sua parte razionale, relegando ansie e oppressioni nell’alter ego dell’ingegnere per focalizzare la propria forza interiore in una figura paterna fantasma che rispunta a dovere quando è in cerca di motivazione. Fare di un difetto un punto di forza, come suggerisce lo spacciatore nel secondo episodio: trasformare l’odio verso se stessi in un’energia costruttiva.