IL LIBANESE E ‘O TRACK – ROMANZO CRIMINALE & GOMORRA
Dai, su, parliamo un po’ di Made in Italy. Una cosa sulle morti nelle Serie Tv italiane va detta a prescindere: Stefano Sollima quando vuole creare pathos e coinvolgimento ci sa fare. Di brutto.
La morte del Libanese è pazzesca. C’è la musica giusta (c’è SEMPRE la musica giusta nelle sue Serie), c’è l’atmosfera, c’è tutta la banda. E ci sei anche tu, talmente preso davanti allo schermo da sentire la pioggia che ti bagna i capelli, mentre guardi il tuo leader sotto quel telo bianco, e capisci che da quel momento nelle strade di Roma sarà anarchia.
Altrettanto fatte bene stilisticamente, ma meno emozionanti le morti del Freddo e del Dandi, anche se il cocktail del miglior barman seriale italiano è lo stesso.
Spostandoci a sud della Capitale, anche dalle parti di Napoli abbiamo visto diverse morti degne di nota. Scelgo ‘O Track per le reazioni scomposte dei fan di Gomorra, che non è che l’abbiano presa benissimo, anzi.
Supera ma di poco Salvatore Conte, il personaggio più enigmatico dell’intera Serie, a cui sono state tarpate le ali proprio mentre iniziava a diventare veramente interessante (vedi alla voce “relazione controversa con ragazza transessuale”).