6 – NON E’ FREDDO COME SEMBRA
A giudicare dai modi scanzonati con cui tratta i casi di omicidio dei quali si occupa, verrebbe da dire che non gli importi se attorno a lui accadono brutte cose, e che al termine della giornata di lavoro probabilmente dimentichi tutto quanto e torni a casa spensierato.
Se lo seguiamo attentamente nel corso delle puntate, però, ci accorgiamo che non è affatto così: tanto per cominciare, anche se infarcisce i suoi discorsi con qualche battutina salace, si impegna per risolvere i vari casi più di quanto farebbe uno che considerasse l’essere un poliziotto soltanto una professione: non solo dimostra di essere curioso e di avere una passione speciale per la risoluzione di enigmi ed eventi di primo acchito inspiegabili, ma si capisce che quando gli capita di scontrarsi con un “cattivo” è ansioso di far trionfare la giustizia. E inoltre è uno dei personaggi che risente maggiormente dello stress derivato dal suo lavoro particolare, il che significa che ciò che vede e sente ogni giorno lo tocca, e anche parecchio.
Insomma, i suoi scherzi sono solo un modo per esorcizzare le paure e lo shock che per forza devono assalirlo di fronte a ogni cadavere che ha la sfortuna di ritrovare.