7. Cassie (Skins)
Scrivendo questo articolo mi sto rendendo conto che spesso sono i personaggi che amo di più a deludermi in qualche modo: adoro la dolcezza di questa ragazzina, e ancora di più il messaggio stupefacente da lei veicolato… Cassie si fa del male tramite l’anoressia e l’assunzione di pillole e sostanze nocive perchè sa che quando si comporta così acquisisce il controllo su coloro che la circondano, e che le stesse persone che in genere la ignorano tendono a correrle accanto e a preoccuparsi, se la vedono svenire a causa del digiuno prolungato.
Cassie Ainsworth è una figura complessa, come lo sono tutti i personaggi di Skins; quello che non mi è piaciuto è il suo atteggiamento nel finale della seconda stagione: poichè fuggendo all’improvviso dopo la morte di Chris ella da una parte esterna il proprio senso di colpa (anche se è evidente che non abbia motivo per sentirsi colpevole), lasciando intendere di non poter più stare con gli amici e l’uomo che ama, e dall’altra continua a mettere in atto lo stesso meccanismo autolesionista che serve ad attirare l’attenzione. In fondo sa che Sid si precipiterà a cercarla e tenterà di riportarla indietro oppure di convincerla a restare con lui, e questo inconsciamente le dà ancora la sensazione di poter condizionare le vite di chi le sta intorno.
Cassie mi ha delusa perchè non ha capito niente… Non ha capito che desiderare l’affetto degli altri al punto di mettersi in grave pericolo non è potere, è disperazione; non ha capito che le attenzioni che guadagna con i suoi gesti estremi non sono vero amore, e che finchè non sarà in grado di conquistare qualcuno con la propria personalità anzichè recitando la parte della vittima rimarrà sempre rinchiusa in una spirale di dolore. Speravo tanto che le esperienze vissute nel corso degli episodi le avessero insegnato di più, sinceramente.
Cosa ci aspettavamo: non che “guarisse” del tutto, no perchè nella realtà i disagi profondi non vengono cancellati da un fidanzatino o da un periodo più o meno breve di tranquillità. Ma sarebbe stato bello vedere almeno un tentativo da parte sua di abbandonare la prigione mentale che la fa soffrire, e provare una strada diversa.
Cosa abbiamo visto: una che alla fine dell’ultima puntata è quasi uguale a com’era nella prima.