Ci siamo passati tutti, la morte del personaggio preferito è diventato il rito di passaggio dell’ultimo decennio, una volta per diventare veri uomini bisognava superare pericolosissime prove di forza fisica e coraggio, ora invece dobbiamo imparare a sopportare le angherie degli sceneggiatori. Nelle loro mani ci sono i nostri cuori e il loro divertimento più grande è, a quanto pare, quello di stritolarli. Si Shonda, si Martin, si Moffat, parlo proprio di voi tre signorini. Dopo lunghe ricerche abbiamo appurato tuttavia che non tutti reagiscono allo stesso modo a questo immenso dolore, ancora una volta la psiche umana ci stupisce in ben 10 maniere differenti.
L’incredulo
“Non è possibile” è la frase tipica dell’incredulo. Se anche voi dopo aver assistito ad una scena particolarmente tragica fissate lo schermo nero con la bocca semi aperta e gli occhi sbarrati per un buon quarto d’ora, allora complimenti, fate parte di questo team! L’incredulo solitamente, per lenire il proprio dolore, arriva a formulare teorie assurde e incredibili: “no a guarda che non è veramente morto, è il sogno del suo amico che in 10 puntate fa ha sbattuto le ciglia, te lo ricordi?!”. Cose tipo queste insomma. Se avete un amico “incredulo” sarete costretti a credere a tutte le sue (insensate) teorie, dirgli la pura verità in faccia sarebbe come fare retromarcia su un cucciolo che avete già investito una volta. Non fatelo, con il tempo si rassegnerà.