6) Jared? Scusa, Sam! – Supernatural

Il momento in questione avviene in una delle tante, intense scene cariche di tensione tra i due fratelli. Nello specifico si tratta dell’episodio 19 della prima stagione. Qui Dean, furioso e in preda all’adrenalina, si rivolge al fratello, ma invece di urlare “Sam!”, grida “Jared!”.
Il taglio alla scena è immediato. È evidente che sia stato un errore di recitazione, non previsto né dalla sceneggiatura né dal personaggio. Quel lapsus improvviso ha svelato, per un istante, la linea sottile tra realtà e finzione su cui Supernatural si è spesso mossa.I fan, ovviamente, non se lo sono lasciato sfuggire. Il blooper è stato incluso nei vari reel di errori mostrati durante le convention ufficiali e nei contenuti extra dei cofanetti DVD, diventando una delle gag più amate di sempre.
Jensen Ackles e Jared Padalecki hanno sviluppato, nel corso degli anni, un’amicizia fraterna che va ben oltre il copione.
Chiamarsi accidentalmente per nome sul set è la prova naturale di quanto la loro connessione personale abbia influenzato la loro recitazione. In un certo senso, Jensen non stava solo interpretando Dean. Stava vivendo quel momento come se fosse reale, tanto da confondere la realtà con la finzione.
L’errore avviene in una scena drammatica della serie tv, rendendo il contrasto ancora più esilarante. È come se, nel pieno del pathos, la realtà fosse riuscita a irrompere con tutta la sua semplicità. Non un errore tecnico, ma un momento umano che ha rotto, seppur per un attimo, la quarta parete. La serie ha sempre giocato con la consapevolezza di sé, basti pensare agli episodi “meta” come The French Mistake, dove Sam e Dean finiscono in un universo alternativo in cui sono attori che interpretano Sam e Dean. Supernatural che prende in giro se stesso è diventato quasi un marchio di fabbrica.
7) Oggi è il mio compleanno – Stranger Things

Nella quarta stagione di Stranger Things, c’è una scena ambientata il 22 marzo, ed è proprio in quel giorno che si vede chiaramente il calendario in casa di Joyce segnare quella data. Ehmm, peccato però che nessuno si ricordi che è il compleanno di Will. Non sua madre o suo fratello. Nemmeno i suoi amici. Zero. Silenzio totale. Perché, nella prima stagione, viene detto chiaramente che Will è nato il 22 marzo. C’è persino una scena in cui Joyce lo ricorda, quindi non è un’informazione secondaria. Il fatto che in tutta la quarta stagione nessuno lo menzioni, nemmeno come battuta, ha fatto impazzire i fan. È sembrato proprio un buco di sceneggiatura.
Dopo l’uscita della stagione, i fratelli Duffer hanno ammesso l’errore in un’intervista e di aver dimenticato questo dettaglio sulla biografia del personaggio. E hanno aggiunto, scherzando, che potrebbero fare un “George Lucas-style retcon”, cambiando la data del compleanno per sistemare la cosa.
8) Colorato a metà – WandaVision

Anche WandaVision, una delle serie più innovative del Marvel Cinematic Universe, non è sfuggita agli occhi attenti dei fan. In particolare, nel terzo episodio – intitolato Now in Color – ambientato in una versione anni ’70 di Westview, si verifica un errore curioso legato a Visione. Nella puntata, infatti, c’è una scena in cui Paul Bettany, che interpreta Visione, è truccato solo in parte con il suo inconfondibile colore fucsia, mentre il resto del collo e della nuca appare visibilmente del colore naturale della pelle.
Succede in una scena molto veloce della serie tv, probabilmente una svista durante il trucco o un errore nella post-produzione, dove non hanno completato il lavoro di color grading o CGI.
In teoria, Visione dovrebbe apparire completamente robotico in quelle scene, ma per un secondo si vede che è solo un attore con la faccia dipinta. Paul Bettany ha raccontato in alcune interviste quanto fosse scomodo il trucco da Visione. Ore di preparazione e strati di prostetici. Quindi, capita che in alcune inquadrature “laterali” qualcosa possa andare storto.
Una cosa interessante di WandaVision è che, mescolando omaggi alle sitcom classiche e distorsioni della realtà, ha reso difficile distinguere tra errori veri e “glitch” voluti. La serie stessa gioca con la rottura della realtà, quindi perfino alcuni errori sembravano avere senso narrativo… anche quando erano semplici sviste di produzione.