2- Girls
Serie di HBO, Girls è più drama che comedy, già dai colori spenti e dall’uso della fotografia. Nonostante ciò riesce comunque a dare un tono divertente ad alcuni aspetti della quotidianità della vita di queste ragazze a New York. Infatti Girls è una visione di una generazione indecisa in cui ci si rispecchia facilmente: la protagonista, Hannah Helene Horvath, è una giovane che aspira a diventare una scrittrice ma che si trova in grosse difficoltà quando i suoi genitori decidono di tagliarle i fondi.
Si trasferisce quindi nella grande mela dalla sua migliore amica Marnie Marie Michaels ed insieme a Jessamyn “Jessa” Johansson e Shoshanna Shapiro – co-protagoniste, anche se spesso lasciate in secondo piano – affronta la sua “nuova vita”.
Interessante che Lena Dunham interpreta Hannah ma è anche la creatrice della serie e alter-ego della protagonista: infatti si basa tutto sulla sua autobiografia. Insomma Girls è il dramma di scegliere se seguire dei sogni improbabili alla fine del college con il rischio di non riuscirci, il tutto raccontato dal particolare dal punto di vista femminile.
3- Happyish
Una serie tagliente, diversa dalla classica storia di amici, o famiglie di mezza più o meno età, vede Thom (Thomas Payne) al suo 44esimo compleanno, più o meno felice con una moglie e un figlio. Sin qui – quasi – tutto bene se non che il suo lavoro di pubblicitario sta per venire sconvolto da dei giovani svedesi che sono i suoi nuovi capi, quando già si sente alienato da un mondo che attraverso Kindle e Ipad loda solo Steve Jobs.
Thom è un uomo che si rende conto che potrebbe essere arrivato all’apice della sua felicità ma è anche assolutamente insoddisfatto di sé e di ciò che ha intorno. Condisce quindi qualsiasi dialogo con satira politicamente scorretta e un cinismo che lascia interdetti e divertiti allo stesso tempo. Inizierà persino a farsi dei viaggi mentali in cui discute con degli altrettanto sarcastici gnomi che, proiezione della sua coscienza, ci guideranno attraverso i contrasti meno evidenti della personalità del personaggio.
Contemporaneamente ci vengono mostrate anche le vicende della moglie Lee, un’artista che non riesce a guadagnarsi da vivere con la sua pittura e, insieme al marito sottolineano la mancanza di correlazione tra essere parte di una classe sociale agiata ed istruita e trovare la felicità.