5- Fringe
Fringe ha – come Person of Interest che vedremo poi – nella prima stagione e parzialmente nella seconda, la tipica formula in stile procedural ovvero puntate autoconclusive o a coppie nelle quali si introduce e si risolvere un caso e/o una situazione complessa nel tempo a disposizione. Personalmente è un format che non gradisco, anche se – se fatto bene – sa dare ottimi risultati. Nella prima stagione di Fringe la storyline primaria è poco presente e il caso della puntata singola non sempre rende quella tensione e voglia di scoprire che caratterizza i telefilm continuativi dei giorni d’oggi.
La seconda stagione invece si differenzia perché dà molti più tasselli riguardanti i personaggi ma anche il mistero di fondo “Lo Schema“ e si ha molto più legame con la trama orizzontale. In particolare in questa stagione veniamo introdotti all’universo parallelo e tutto inizia ad avere più senso (passatemi il termine anche se stiamo parlando di scienza di confine) e coinvolge molto di più il pubblico nel voler scoprire cosa succederà nel prossimo episodio.