7. American Horror Story: da soli per lasciarci spaventare
Tutti conosciamo la serie horror che negli ultimi anni ha intrattenuto e disgustato il pubblico americano (e non soltanto!) con le sue terribili trovate, perciò non perdiamoci in chiacchiere e veniamo subito al dunque…
Personalmente, amo guardare i film dell’orrore quando sono da sola o al massimo in compagnia di un bel ragazzo da abbracciare in momenti strategici, ma mai con amici. Questo perchè so che se avessi molte persone intorno la tensione e l’inquietudine che le immagini mi trasmetterebbero sarebbero smorzate, meno intense.
Essere spaventati da una storia raccontata da uno schermo non è facile come si potrebbe pensare: il nostro cervello infatti sa che tutto ciò che vediamo è falso, perciò per allarmarci un film deve fare di più, oltre a mettere in scena attori che si atteggiano da assassini oppure incarnano delle creature terrificanti; è la nostra fantasia che va stimolata, sono le paure nascoste nel profondo che vanno tirate fuori.
Mentre guardiamo un horror dobbiamo perdere il contatto con la realtà e credere che il serial killer sia nascosto nella stanza accanto, pronto a strisciarci alle spalle… In presenza di altre persone questo risulterebbe più difficile: ascoltando i commenti e le le chiacchiere degli amici sarebbe la parte razionale della nostra mente a prevalere sull’immaginazione.
Ecco perchè vi consiglio di seguire American Horror Story da soli, se desiderate provare davvero i brividi che gli spettri della Casa Stregata e Bloody Face, e i mostri del Circo di Elsa Mars e tutti gli altri potrebbero suscitare in voi.
Si tratta di un parere personale, è ovvio. Ma provate a guardare un film dell’orrore quando in casa non c’è nessuno, ed è sera e dovete passare la nottata da soli… Poi mi direte.
“La solitudine fa maturare l’originalità, la bellezza strana e inquietante, la poesia. ma genera anche il contrario, lo sproporzionato, l’assurdo e l’illecito” (Thomas Mann)