6. Scandal

HoS Histories – il Corso di Storia delle Serie Tv
Diventa esperta/o di Serie TV grazie al nuovo corso online sulle origini della narrativa televisiva e la sua evoluzione fino ai giorni d’oggi. Un corso unico, curato dal team di Hall of Series, per scoprire come è nata ed evoluta la serialità televisiva fino all’era dello streaming.
- Date: dal 22 maggio al 5 giugno
- 3 lezioni totali, una a settimana da 75 minuti
- Orario delle lezioni: giovedì dalle 18:30 alle 19:45
- Posti limitati – iscriviti ora per assicurarti il tuo!
Questa Serie Tv mi esaspera e mi provoca sempre – sempre – profondi mal di testa. Personalmente, ho problemi a capire come sia possibile che Scandal sia andato oltre la prima stagione, ma va bene così.
L’idea originale dietro la Serie Tv non era malissimo. Siamo tutti un po’ vittima dei clichè e le relazioni clandestine, in qualche modo, riescono sempre a colpire. A questo aggiungiamo che Shonda Rhimes ha la capacità di rendere anche le soap opera più melense delle Serie Tv delle icone di dignità. O quanto meno, all’inizio difficilmente perde un colpo. Poi le cose cominciano a deragliare.
Scandal, come anche Grey’s Anatomy, ha da tempo perso di realismo. E va bene, si tratta di Serie Tv e magari il realismo può interessarci poco. Ma a tutto c’è un limite! Se ogni episodio contiene un plot twist tremendo, un cliffhanger da paura, un colpo di scena da lasciare a bocca aperta, è difficile riuscire ad andare avanti senza scadere nel ridicolo. Ed è quello che sta inesorabilmente succedendo a Scandal. Nazioni inventate, teorie cospiratorie, rapimenti, Presidenti che si preoccupano di qualsiasi cosa tranne che della loro nazione (Hello, Fitz). Ma anche no. Shonda, ti prego, placati.