GAME OF THRONES – Cosa c’è di meglio di un universo con casate nobiliari intrecciate tra loro da matrimoni e faide secolari, con draghi che si sono estinti ma ritornano, con tradimenti da ogni punto di vista, che sia di letto o di banchetto, con popoli diversissimi tra loro e ognuno con i suoi usi e costumi, con il sesso così libero che più libero non si può e con Sean Bean come protagonista? Praticamente quasi nulla. Tratto da “Le cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R. R. Martin, Game of Thrones è stato per HBO un colpaccio agli stessi livelli, se non superiori, di Dexter. Nonostante una trama non proprio semplice e una quantità industriale di protagonisti trucidati, il pubblico di appassionati della serie aumenta anno dopo anno e stagione dopo stagione. I fan di Game of Thrones si dividono sommariamenti tra i lettori dei libri, sempre pronti a fornire spoiler e critiche all’adattamento televisivo, e i non lettori, quelli che “va tutto bene, se nel libro non c’è, chissene“. Il leak delle prime 4 puntate dell’ultima stagione ha diviso ulteriormente le fazioni in “pro leak” e “no leak”, rendendo il fandom della serie complicato quanto lo schema delle famiglie di Westeros. Insomma, grazie alle dinamiche intricate, forti, e mai banali del prodotto, si è sviluppata per i fan una vera e propria dipendenza da GOT. Il successo della serie è planetario: per averne maggiore cognizione, cercate su youtube i video con le reazioni al “Red Wedding” e capirete meglio quanto questo capolavoro sia seguito e amato ad ogni latitudine.
(Vincenzo Arnone)