12. Daredevil
Se anche non avete mai visto una puntata di questa straordinaria serie tv, è impossibile che non sappiate di cosa si tratta dal momento che in questi giorni internet ed i social network sono pieni di post riguardanti Daredevil. E’ di pochi giorni fa infatti il rilascio della seconda stagione sulla piattaforma Netflix, e come d’obbligo è subito stata maratona. Le reazioni sono state entusiaste a livelli esorbitanti, a riprova del fatto che alcune serie sono sempre in grado di sorprendere. Inserita all’ultimo posto in questa lista non per minore importanza, ma al contrario proprio per restare più impressa visto che stiamo parlando della serie che nel 2015 ha sbaragliato tutto lasciandoci tutti a bocca aperta. Dopo l’ottimo Agent Carter e la certezza qualitativa di Agents of S.H.I.E.L.D., la Marvel ha deciso di espandere ulteriormente il proprio universo e di farlo spostando le storie dei propri supereroi sul piccolo schermo, o almeno di alcuni dei suoi supereroi, quelli più oscuri e violenti. Ecco che quindi nasce il progetto Defenders, che riunirà alla fine gli eroi introdotti, che sono, oltre a Daredevil, anche Jessica Jones, Luke Cage ed Iron Fist. Il Diavolo Mascherato è però uno dei supereroi Marvel più amati e forse per questo si trova ad essere l’apripista di questo ambizioso progetto, che sembra essere una fase uno cinematografica della Marvel ma trasposta in tv. Oggi giorno è impossibile non trovare un progetto più a lungo termine di quello messo in campo dalla Marvel nella costruzione del suo Universo Espanso: nel 2008 il primo fu Iron Man, che delineò uno stile scanzonato e leggero al quale poi i successivi lungometraggi si sono adeguati con risultati non sempre perfetti (vedi Thor) oppure brillanti (ad esempio Guardiani della Galassia). Daredevil, ed in generale l’intero progetto Marvel per Netflix, non potrebbe però essere più diverso da questo stile. La storia del Giustiziere bendato è per sua natura molto diversa e la Marvel lo sa bene: ecco perchè sceglie di approcciarsi nel modo migliore per poterla raccontare più che nel modo in cui doverla raccontare per renderla coerente col resto dell’Universo. Con coerenza appunto Daredevil non si piega ad essere una semplice serie tv su di un supereroe in stile Marvel/Disney oppure ad essere un semplice canale di collegamenti ed easter eggs (anche se i riferimenti a tutto ciò che riguarda gli Avengers ci sono eccome): Daredevil si fa strada nella notte vagando tra i quartieri malfamati di Hell’s Kitchen, tra sangue e corruzione, delineandosi come un vero e proprio punto di riferimento per il progetto televisivo della Marvel così come Iron Man lo fu per quello cinematografico. A primo impatto questo stile completamente diverso, dark, cupo e violento risulta quasi traumatico se si pensa che nello stesso universo esiste anche un procione che in spalla ad un albero parlante scappa via da una prigione intergalattica. Per ricordare, la trama ruota attorno a Matt Murdock, un avvocato del quartiere di Hell’s Kitchen a New York che, da bambino, è diventato cieco a causa del contatto con alcune sostanze radioattive. Non vedrà più, è vero, ma grazie ad un “senso radar” e agli altri sensi sviluppati al massimo, Matt percepisce il mondo intorno a lui meglio di chiunque altro. Dopo la morte del padre pugile, studia giurisprudenza, incontra il socio e amico di una vita Franklin ‘Foggy’ Nelson e, insieme, fondano la Nelson & Murdock. Quello che Foggy non sa, è che Matt, ogni notte, indossa un costume da ninja nero e va in giro a picchiare i criminali e salvare gli innocenti. Il suo percorso da vigilante e da avvocato, però, ben presto si scontra con quello di Wilson Fisk, che ha deciso di ricostruire Hell’s Kitchen in seguito alla distruzione di New York City da parte degli alieni, eventi mostrati nel film , e lo fa insieme alla malavita. Il bene e il male si scontrano e si confondono in un gioco al massacro che porterà a numerose vittime da entrambe le parti, e, forse, solo alla fine, giustizia per Hell’s Kitchen. Tredici episodi da divorare come Netflix ci consente di fare, in un unico blocco, per godere appieno di una vera e propria prova d’autore che fa impallidire tutte le altre serie tratte da cinecomic. Piena di dialoghi brillanti, azione resa magistralmente in cui la regia raggiunge livelli a dir poco incredibili (il piano sequenza del secondo episodio per fare un esempio), fotografia perfetta, grande scrittura, grandi interpreti, due su tutti Charlie Cox, che spazza via la brutta prova di Ben Affleck di qualche anno fa e si impressa nella mente con la sua performance tormentata di Matt Murdock, ed un immenso Vincent D’Onofrio, che tratteggia un Wilson Fisk crudele e spietato ma anche degno di pietà e di empatia, una prova spettacolare. Ridurre Daredevil ad una serie su di un supereroe è fastidiosamente riduttivo e non è sufficiente a spiegare la bellezza di questo prodotto acclamato da critica e pubblico, una serie che è senza dubbio la migliore nel suo genere. Ancora una volta Netflix non sbaglia e le reazioni di questi giorni al rilascio della seconda stagione ne sono la prova.