8. Gomorra
In realtà non ci sarebbe neanche da spiegare perchè vale la pena vedere Gomorra – La Serie. Forse perchè è una serie italiana che finalmente parla d’Italia. Forse perchè è una serie che ci inorgoglisce. Forse perchè racconta una storia degna di essere raccontata. Forse perchè è una serie che si innalza altissima sopra tutta la melma di prodotti televisivi del nostro paese. Forse semplicemente perchè è una serie davvero degna di essere guardata. E’ innegabile il fatto che in Italia le serie tv siano quasi del tutto inesistenti, ma che anzi siano totalmente soppiantate dalle fiction, una tipologia che offre ben poco in termini di qualità ed attrattiva. Ci sono delle eccezioni ovviamente, e si tratta di prodotti come Romanzo Criminale di Stefano Sollima, che da solo ha provveduto ad alzare notevolmente la qualità delle produzioni televisive nostrane, oppure il recente Non Uccidere, serie tv notevole per gli standart italiani, trasmessa su Rai Tre, che purtroppo però non ha riscosso il successo che meritava (ecco i motivi per cui invece vale la pena guardarla). Il merito di un ulteriore passo avanti va attribuito di nuovo a Sollima, che riporta per la terza volta sullo schermo (dopo il film di Matteo Garrone e lo spettacolo teatrale di Mario Gelardi) la storia raccontata da Roberto Saviano nel suo bestseller. Prodotta ed ideata da Saviano stesso, Gomorra – La Serie nasce dalla collaborazione tra Sky, Cattleya, Fandango, La7 e Beta Film e si focalizza sulle vicende di due clan rivali della Camorra, i Savastano e i Conte, in lotta per il controllo della zona e dei vari traffici di stupefacenti ed armi. Il marchio di fabbrica è quello di Saviano e del suo libro reportage che anni fa ci ha aperto gli occhi su di un mondo che pensavamo non potesse esistere davvero. Come detto Gomorra – La Serie narra la storia dei Savastano, potente famiglia della camorra napoletana stanziata a Secondigliano, composta dal boss Don Pietro, dalla moglie Imma e dal figlio Gennaro. Intorno ai Savastano ruotano i numerosi personaggi che arricchiscono, grazie al loro carisma e alla loro forte personalità, l’intero intreccio narrativo. Uno di questi è il braccio destro di Don Pietro, Ciro “l’immortale” Di Marzio, il protagonista della vicenda. In Gomorra tutto funziona alla perfezione, dalla regia alla sceneggiatura, dal montaggio alla fotografia, dai dialoghi all’approfondimento psicologico dei personaggi. Tutto è credibile, vero, e le scene più crude colpiscono emotivamente come un colpo di pistola. La messa in scena della criminalità organizzata è realistica, spietata e senza scrupoli: nel gioco per il potere, i tradimenti, gli assalti, le sparatorie, i giochi d’interesse, la brama per il denaro, le alleanze, tutto ci mostra un mondo maledettamente e tristemente vero, una realtà difficile da credere ed accettare. I personaggi sono intensi ed autentici, solidi, resi tali anche dalla bravura degli attori, dimostrazione di come nel panorama italiano ci sia bisogno di volti nuovi. La cura minuziosa per i dettagli, la ricercatezza degli ambienti, le musiche e tantissime altre caratteristiche rendono questa serie un prodotto notevole e non solo meritevole per via della sua provenienza italiana. Anche noi siamo bravi a fare le cose quando ci mettiamo ed è un peccato che Gomorra resti un caso isolato (almeno per ora). Una serie che vuole aprire uno scorcio su di un mondo che fa così tanto discutere ma che in fondo non si conosce affatto e l’effetto è quello di un fulmine a ciel sereno. Un made in Italy autentico che ha trovato consensi anche all’estero (la serie infatti è stata trasmessa anche in Europa) e che sicuramente lascerà il segno. Le stagioni da recuperare sono solo due, la terza è in produzione: non perdete l’occasione di godervi questa serie elettrizzante e che all’interno del panorama mondiale della serialità ci dà la possibilità di sentirci fieri di essere italiani almeno una volta.