2. House e Foreman (Dr. House)
Restiamo nell’ambito dei rapporti mentore-studente che coinvolgono una sorta di odio, oltre che la stima e il rispetto.
In realtà Foreman non è in cerca di un maestro, in quanto ha già un carattere molto forte e una personalità formata; è un medico, è un adulto e non un ragazzino, e infatti House non è il suo insegnante ma il suo capo.
Eppure, tra tutti i collaboratori dell’eccentrico genio della medicina, Foreman è quello che cambia di più a contatto con quest’ultimo e non a caso è il personaggio che gli resta accanto, in un modo o nell’altro, per tutte le otto stagioni.
Foreman somiglia ad House, ma detesta tale somiglianza perchè non vuole essere come lui: non vuole diventare altrettanto cinico nè perdere di vista la sua coscienza. Perciò i due si “danno battaglia” in un susseguirsi di stima reciproca, incomprensioni e disaccordi.
A mano a mano che le stagioni procedono, Foreman arriva a non essere più un sottoposto di House: diviene un suo pari e poi addirittura colui che ha il compito di controllarlo, finchè i loro ruoli si capovolgono del tutto e il neurologo assurge al compito di datore di lavoro (e di garante per la libertà provvisoria) del suo vecchio capo.
Il rapporto tra questi due personaggi è importantissimo perchè ci mostra che, a volte, insegnare significa anche fare in modo che l’allievo comprenda i difetti del maestro e scelga di discostarsene, di essere diverso. House potrebbe aver salvato Foreman, tutto sommato.