4. Giles e Buffy (Buffy l’Ammazzavampiri)
Chi di noi non ha mai desiderato dei poteri sovrannaturali? Chi non ha mai sognato, soprattutto durante gli anni di scuola, di relegare i libri e le interrogazioni in un angolo, per pensare piuttosto a cacciare mostri in un cimitero?
Ok, sto esagerando, ma il concetto è chiaro: una ragazza come Buffy è considerata da tutti il modello dell’adolescente perfetta… Bella, sveglia, simpatica, e forte. Incredibilmente forte e potente.
Eppure nemmeno la sua vita è solo rose e fiori. A parte i vari pericoli che corre nell’adempiere al ruolo di Cacciatrice che le è stato imposto dal destino, ci sono anche i problemi della vita normale a metterla in difficoltà, e non poco.
Senza Giles, Buffy non sarebbe sopravvissuta un giorno a Sunnydale. Non importa quanto fosse intelligente o abile nell’uccidere i vampiri: una sedicenne in una città ostile non potrà mai farcela, senza una guida che la comprenda e la indirizzi sulla strada giusta.
E’ in questo che Buffy è davvero più fortunata della maggior parte degli adolescenti: non perchè è speciale, ma perchè ha trovato qualcuno che la conosce bene, che la capisce, qualcuno in grado di dare una spiegazione alle stranezze della vita, sovrannaturali o meno.
Se fosse stata abbandonata a se stessa, Buffy si sarebbe probabilmente perduta, non avrebbe mai imparato a usare i suoi poteri per il bene degli altri… Forse sarebbe diventata un’altra vampira che infestava la città. Ma per fortuna il liceo di Sunnydale aveva un bibliotecario in gamba…