8. Afred e Bruce (Gotham)
Vedere in Gotham un Alfred ringiovanito e attivo, assai diverso dal maggiordomo acuto ma “spompato” che la cinematografia dedicata a Batman ci presenta, è stato come prendere una boccata d’aria fresca: nella serie Alfred è intelligente, forte e determinato, mentre il piccolo Bruce ci appare ancora un po’ sottotono (come è normale che sia per un ragazzino di quell’età).
I signori Wayne, intuendo che forse le cose non sarebbero finite bene per loro, hanno operato una scelta quanto mai azzeccata, assumendo come maggiordomo e tutore del bambino non una persona qualsiasi ma un uomo che, lo sapevano, dopo la loro morte avrebbe allevato Bruce come fosse figlio suo, e sarebbe sempre stato in grado di proteggerlo.
Il giovane Wayne ogni tanto tende a essere ostinato e un po’ stupido, però dobbiamo perdonarlo, come fa anche il suo tutore, perchè è dagli errori e dalle esperienze dell’infanzia che nascerà Batman; e dal coraggioso maggiordomo noi spettatori impariamo questo: un uomo davvero abile sa che a volte, quando si subisce un torto, è necessario ritirarsi e attendere che il momento di ottenere giustizia arrivi a tempo debito. Così Alfred, che ha dovuto assistere alla morte dei suoi datori di lavoro, al dolore di Bruce e a tutto ciò che è seguito a quegli eventi spiacevoli, se ne sta buono (si fa per dire) a casa Wayne, e intanto addestra un ragazzo che, un giorno, forse vendicherà la scomparsa dei genitori.