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Il lavoro del doppiatore è uno dei più sottovalutati in campo televisivo e cinematografico. Ci si concentra sempre solo sulla prova del singolo attore, sulla sua gestualità e su come riesca a trasmettere emozioni in una scena. Troppo spesso, però, ci dimentichiamo che in Italia prima dell’uscita di un film o di una serie tv c’è un processo di riadattamento del prodotto. Una traduzione eseguita per “italianizzare” non solo personaggi iconici, ma anche attori straordinari e difficilissimi da impersonare.
Dalla fucina italiana sono usciti doppiatori come Ferruccio Amendola, Giancarlo Giannini, Cesare Barbetti e alcuni tra quelli attuali che approfondiremo più avanti nell’articolo. Prima che doppiatori, questi artisti a tutto tondo sono attori, a volte speaker radiofonici, dotati ognuno di una vocalità unica che per molti si sposa in maniera perfetta con il personaggio doppiato.
Qui di seguito lasceremo da parte le critiche per le versioni che rispecchiano poco l’opera originale, bensì faremo un plauso alle serie tv meglio rese in italiano e, anche per questo, molto amate dal pubblico del Bel Paese.
1. Willy il Principe di Bel Air
Si parte col botto. Nel telefilm che lancia Will Smith in orbita anche nell’universo di Hollywood, il doppiaggio italiano si supera. Non solo tutto il team, che conta elementi quali Giorgio Lopez e Carlo Sabatini, riesce a trattare nel migliore dei modi una comicità ancora estranea al pubblico dello “stivale”, ma Edoardo Nevola doppia il protagonista in maniera impeccabile, imitandone anche le risatine e i versi apparentemente casuali e improvvisati, e canta anche la sigla iniziale.
E per quanto la versione americana possa essere più rimata e fedele allo “slang” giovanile, vi sfido a dirmi che non l’avete canticchiata almeno mille volte nella vostra infanzia. Io continuo a farlo a ventitré anni passati…