2) KURT HUMMEL/ BLAINE ANDERSON (GLEE)
Una sola parola: Klaine. Una delle coppie che molti ricordano come apripista della tematica LGBT nelle serie TV. Certo, non sono gli unici, sono stati preceduti da altre serie sull’argomento, ma per quanto mi riguarda sono stati i primi a cui mi sono appassionata seriamente: insomma, sono sempre stata una Klaine shipper incallita, e non ho paura di ammetterlo.
L’intera trama di Glee si basa sull’accettare la diversità, e con Kurt e Blaine i produttori hanno certamente colto nel segno. Seguiti da Brittany e Santana in un secondo momento, hanno mostrato allo spettatore che l’amore è amore, qualunque esso sia. Ammirerò sempre Glee per gli insegnamenti che mi ha dato, e soprattutto per questa accettazione dell’individuo così com’è, non come gli altri vogliono che sia.
3) XENA/OLIMPIA (XENA)
Una serie che ci ha tenuto compagnia negli anni della nostra infanzia. Tutti ricordiamo quando la mandavano in onda la mattina su Italia1, e tutti ricordano il discorso introduttivo. Xena e Olimpia si inseriscono senza troppa fatica all’interno della tematica LGBT. Proponendo un rapporto che va ben oltre l’amicizia, in maniera tra l’altro non sempre velata (e il bacio tra le due è nella memoria di tutti), si riagganciano anche a miti e ad aspetti che nell’antica Grecia erano per lo più una consuetudine. Non parlo della pederastia, quanto più della concezione dell’omosessualità che nell’antica Grecia si aveva: l’orientamento sessuale non era un’identificazione sociale. Rapporti tra due uomini o tra due donne erano riconosciuti da tutti, e forse è anche di questo che Olimpia e Xena si fanno promotrici.