#18 “Il cuore di un ubriaco ed anche di un bambino”
«In realtà, c’è una parola per questo, ed è “Amore”. Sono innamorato di lei, okay?
Se cerchi la parola che indichi il prendersi cura di una persona in modo unico e spontaneo e lottare perché abbia tutto quello che desidera, quella parola è amore.
E se ami qualcuno davvero tu… non smetterai MAI. Anche quando ridono di te e dicono che sei pazzo, anzi specialmente allora.
Semplicemente non mollo, perché se dovessi mollare, potrei solo accettare il consiglio che mi danno e dimenticare e trovarmi un’altra ma non sarebbe amore, sarebbe… una persona con cui passare del tempo… per la quale non vale la pena combattere…
Però non è questo il mio caso.»
Oh Ted, povero Ted… È Marshall, il suo migliore amico da tutta una vita, che gli dice che lui ha un cuore di un bambino ed anche di un ubriaco. Ted non ha paura di cadere, non ha paura di farsi male, è anche pienamente consapevole dell’inevitabile sconfitta, ma proprio come un ubriaco e come un bambino, decide di non pensarci, di buttarsi lo stesso, e saranno innumerevoli le volte in cui si farà male, dalla volta in cui è stato abbandonato all’altare, all’amore non corrisposto per Robin, a tutte le porte sbattute in faccia che si è ritrovato, ma l’esperienza è riuscito a frenarlo?
Non importa quante delusioni abbia dovuto sopportare, soprattutto da parte della donna che ha sempre amato, lui imperterrito continua a trovare quella forza di crederci sempre, nonostante tutto, ed è questa la vera forza dell’amore: perché per amare devi avere l’incoscienza di un ubriaco e la fiducia di un bambino.