#20 Esiste un ombrello giallo per tutti
«A tratti il cammino è stato lungo e difficile ma sono felice che sia andata così, perché se non avessi sofferto per arrivare in fondo, la lezione non sarebbe stata così chiara. Vedete ragazzi, dal momento che ho conosciuto vostra madre, ho capito che avrei dovuto amare questa donna con tutto me stesso, più a lungo possibile e che non avrei mai smesso di farlo, nemmeno per un secondo. Ho pensato a quella lezione durante tutti gli stupidi litigi che abbiamo avuto, durante la sveglia alle 5 del mattino di Natale, durante ogni sonnolenta domenica pomeriggio, davanti ad ogni ostacolo, ad ogni attacco di gelosia o momento di noia o di insicurezza. Non ho scordato la lezione e l’ho fatto anche quando si è ammalata. Anche allora, in quello che può essere definito il momento peggiore, tutto ciò che ho fatto è stato ringraziare Dio, ringraziare ogni Dio esistente, esistito o che mai esisterà e l’intero universo o chiunque altro dovessi eventualmente ringraziare per aver visto quella bellissima ragazza sulla banchina del treno e avere avuto il coraggio di alzarmi, avvicinarmi a lei, toccare una spalla, aprire bocca, e parlarle».