Non solo semplici mezzi di trasporto, ma veri e propri protagonisti. Spesso più famosi di coloro che li guidano, alcuni di questi veicoli sono emblema stesso delle serie tv in cui appaiono: navi, automobili, aerei, camper, moto e astronavi, ognuno con delle caratteristiche speciali e in alcuni casi persino con una personalità vera e propria. Noi telefilm addicted si sa amiamo collezionare tutto ciò che riguarda le serie tv, ed anche i mezzi di trasporto non fanno eccezione: a volte sono oggetti reali e quindi facilmente reperibili, ma anche nel caso di veicoli inventati c’è chi fa di tutto pur di riprodurli o anche solo averli in miniatura.
Dal T.A.R.D.I.S. al camper di Breaking Bad, ecco 20 dei più incedibili mezzi di trasporto delle serie tv.
1. T.A.R.D.I.S. (Doctor Who)
Tardis, blue box, police box, the ship, la capsula, bigger on the inside, smaller than outside, Sexy: questi sono solo alcuni dei nomi con cui viene chiamata l’astronave del Dottore nella serie brittannica Doctor Who. Letteralmente Time And Relative Dimension In Space (“Tempo e Relativa Dimensione nello Spazio”), il Tardis è diventato col tempo una vera e propria sineddoche dello show stesso: dire Tardis è come dire Dottore, dire Doctor Who è come dire Tardis. E’ un’astronave e macchina del tempo usata dal Signore di Gallifrey per viaggiare attraverso le dimensioni spazio temporali: ha la sembianza di una cabina telefonica blu della polizia come quelle diffuse in Inghilterra negli anni ’60 (anni della prima messa in onda dello show). Nonostante il suo aspetto comune (dovuto ad un mal funzionamento del “circuito camaleonte”), ormai questa cabina blu è entrata a far parte così tanto della cultura popolare tanto da venire associata più alla serie televisiva che all’oggetto reale da cui ha preso ispirazione. Questo strabiliante veicolo può attraversare dimensioni, giungere in qualunque tempo e luogo, è molto più grande all’interno che all’esterno ed ha la capacità di rigenerarsi e mutare aspetto interno così come il Dottore; ha una propria volontà e personalità e in un episodio della settima stagione veniamo a conoscenza che è stata lei a scegliere il Dottore e non il Dottore a rubarla; è alimentata dall’energia del Vortice del Tempo ed è in grado di tradurre qualsiasi linguaggio conosciuto nell’universo. Può essere pilotata telepaticamente, è apparentemente imprevedibile, ma in realtà riesce sempre a condurre il Dottore dove ha davvero bisogno di andare. Nonostante sia fatta di legno è in realtà indistruttibile e nulla può attraversare le sue porte. Il suono caratteristico che immette quando decolla e quando atterra potrebbe a primo ascolto sembrare stridulo, ma in realtà è dolce e colmo di speranza per chiunque sia amico del Signore del Tempo. Si potrebbero versare fiumi e fiumi di parole sull’epica grandezza di questa astronave e non sarebbero comunque abbastanza. D’altronde è questo il problema con Doctor Who: è una serie che trascende tempo e spazio, e non solo perchè è uno show di fantascienza, ma perchè, come il suo protagonista, vive da sempre e vivrà per sempre: le emozioni che regala sono infinite, difficile da descrivere a parole, più grandi all’interno per così dire. Proprio come il TARDIS.
“Something old,
something new
something borrowed….
…something blue”.