Prime impressioni…
Tra aria di complotti e corse contro il tempo l’episodio scorre veloce. Un ritmo incalzante, che però si presta a facili forzature di sceneggiatura. La scena del taser; un doppiofondo chiarissimo, ma di cui Ben non si è mai accorto; un fratello gangster pronto ad aiutare nonostante un passato tumultuoso. Tutto ciò soccombe nel clima d’azione, rimanendo comunque quali sintomi di uno script che manca di coerenza.
La prima impressione è che questi siano ruoli funzionali a una storia che punta ad intrattenere con la presenza fisica e il dinamismo. Emblematico un protagonista formato soldato tutto d’un pezzo.
D’altro canto, cosa si può pensare di un personaggio che neanche a metà episodio già sentenzia:
Perché in questo momento solo l’unico di cui posso fidarmi.
… e prime “conclusioni”
Passateci il virgolettato. Ancora è troppo presto per tirare conclusioni, ma qualcosa è già chiaro.
La sceneggiatura è fin troppo intraprendente. Ma tant’è, l’azione viene prima di tutto e anche dalla confusione può nascere della tensione.
L’arco narrativo ambientato a scuola rimane fumoso. Difficile capire come si andrà a inserire nella storia. Nonostante questo, il plot sembra reggere bene, evolvendosi su piani diversi, ma connessi. Di certo la componente action che cercavamo non manca! Pensiamo alla scena del cantiere!
Eppure si ha la sensazione che questo non sia quel prodotto unico che fu invece il suo predecessore, bensì qualcosa di visto e rivisto. Pure la critica si è divisa nei commenti.
“24: Legacy” ha cominciato “bene, ma non benissimo”.
Da una Serie Tv con un buon budget, seguita da un’imponente campagna promozionale ci si aspettava di più. Vada per il riprendere quegli espedienti che ci avevano conquistato con “24”, ma piuttosto che una sua versione 2.0, ci si attendeva di rimanere colpiti da qualcosa d’innovativo. Invece per temi e tecnica “24: Legacy” è fin troppo simile a quanto visto negli ultimi anni anni. Una visione accattivante sì, ma non necessaria.
Al tempo (o per meglio dire, all’orologio) l’onere di smentirci.