4. PIANTO
Dopo aver sfogato la nostra rabbia verso qualunque cosa/persona ci sia capitata davanti, ed aver consumato quasi tutta l’energia disponibile nel nostro corpo, utilizziamo quella poca rimasta per piangere. Ma non piangere normalmente. Piangere così forte che a confronto il pianto dei neonati alle 3 di notte è un suono dolce e piacevole. Singhiozziamo, blateriamo, urliamo di tanto in tanto. E continuiamo così fino a quando non finiamo quel po’ di energia che ci è rimasta, o fino a quando non finisce la scorta di fazzoletti. A quel punto, stremati, passiamo alla quinta ed ultima fase.