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I 5 punti di forza di The Mentalist

2. IL LABILE CONFINE TRA IL BENE E IL MALE

Lisbon: “Cosa farai quando troverai John il Rosso?”. Jane: “Lo ucciderò, Lisbon”.

E se ci si aspetta un cambiamento di Jane proprio nel momento del faccia a faccia, se si pensa anche solo per un secondo che alla fine Jane ascolterà il suo capo e farà arrestare John il Rosso, si rimarrà delusi: Jane abbraccerà la violenza tanto premeditata e lo farà con le sue mani, nella maniera più personale possibile. Patrick Jane ha tutte le caratteristiche per essere considerato un eroe: mette la sua intelligenza al servizio della polizia, ripudia le armi ed è fondamentalmente una persona scherzosa, gentile e capace di immolarsi per gli altri. Ma questa potrebbe essere anche solo una facciata. L’altra mostra il classico antieroe manipolatore, capace di farsi assumere al CBI solo per perseguire il proprio obiettivo indipendentemente da quello che succederà nel mezzo. Quando si tratta del suo acerrimo nemico non osserva un codice morale, punta dritto l’obiettivo e mette in conto fin da subito di potersi (volersi) sporcare le mani quando giungerà l’inevitabile resa dei conti. Il confronto finale tra Patrick e John testimonia il dualismo che si instaura tra i due fin dal primo episodio: non è stata mai una questione di giusto o sbagliato, di semplice giustizia per un torto subito, ma una lotta tra due “menti superiori” che non possono convivere nello stesso mondo.patrick-jane-kills-red-john-mentalist-season-6

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