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5 registi delle Serie Tv che hanno spaccato con la prima serie e deluso con la seconda

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Alcuni dei registi delle serie tv di cui andremo a parlare in questo articolo sono stati letteralmente resi celebri grazie alle loro produzioni più famose. Alcuni arrivavano già dal mondo cinematografico e, grazie a una serie tv finalmente azzeccata in tutto per tutto, sono riusciti a farsi spazio nella mente dello spettatore.

Eppure, il detto “mai adagiarsi sugli allori” non può essere più coerente di così per questi 5 registi che, dopo il boom e il grande successo della loro prima serie, sono purtroppo finiti per alzare le aspettative al punto tale da deluderci quando hanno provato a proporre qualcosa di nuovo. Tuttavia una premessa è necessaria: la riuscita di una serie tv, spesso, non dipende dal solo regista ma entrano in campo una serie di fattori importanti. Tra i principali, una buona sceneggiatura e soprattutto il fatto che spesso le piattaforme tendono a cancellare alcune serie che non stavano andando poi neanche così male, affossandole del tutto (pensiamo ad esempio a The Wilds).

Ecco quindi 5 registi delle Serie Tv che non hanno colpito nel segno al loro secondo tentativo.

1) Mike Flanagan (The Haunting – The Midnight Club)

registi delle serie tv
The Midnight Club (640×360)

Mike Flanagan è il primo regista di cui voglio parlare, anche perché si tratta della delusione più recente che ho ricevuto. Nella mia lista delle migliori serie tv viste nei miei 27 anni, la saga di The Haunting (of Hill House e Bly Manor) occupa il secondo posto, preceduta solo da Dark.

La regia di Mike Flanagan nella prima serie che l’ha reso celebre era qualcosa di nettamente riconoscibile, curata nel minimo dettaglio e anche molto elaborata per essere semplicemente una serie tv. Come dimenticare il long shot di quasi 15 minuti in Hill House?

Non c’è da stupirsi se per The Midnight Club le aspettative erano altissime. Eppure, purtroppo, basta guardare i primi episodi per capire che The Haunting è solo un lontano ricordo. E non mi riferisco solo a una regia nettamente più “semplice” e poco curata, ma anche a una trama che ricerca un pubblico troppo diverso da quello che si è innamorato dello stile di Mike Flanaghan.

2) Manolo Caro (La Casa de las Flores – Qualcuno deve morire)

registi delle serie tv
Manolo Caro (640×360)

Tra i registi delle serie tv che hanno deluso al secondo tentativo troviamo anche Manolo Caro

Ci spostiamo in Messico con Manolo Caro, il regista che ancora oggi viene associato alla serie tv del 2018 La casa de las Flores. Serie apprezzata anche per la sua sceneggiatura, ad opera dello stesso regista, che per due anni ha conquistato tutti grazie ai suoi intrighi e verità nascoste.

Un po’ sulla falsariga – e tentando di creare un hype esagerato grazie alla presenza della stessa famosa attrice – di Élite (cerchi serie simili da guardare?) Ester Expòsito, Caro ha tentato un secondo colpo che però non ha funzionato come avrebbe potuto. Ambientata nella Spagna degli anni ’50, una potente famiglia conservatrice si ritrova ad affrontare uno scandalo, riprendendo il filone degli intrighi e dei misteri della sua prima serie.

Purtroppo la serie si rivela subito povera di contenuti, con una sceneggiatura frettolosa e approssimativa e una recitazione non all’altezza delle aspettative.

3) Jonathan Entwistle (The End of the F***ing World – I’m not Ok With This)

I Am Not Okay with This (640×360)

Come dimenticare la serie tv The End of The Fu***ng World? Dopo aver approdato su Netflix, questo piccolo gioiello era letteralmente sulla bocca di tutti, in quanto portavoce di temi delicati nel modo più scorretto possibile, risultando comunque unica nel suo genere.

Un po’ come Mike Flanaghan, Entwistle dopo aver visto che quel genere e quella struttura avevano funzionato così bene per la sua serie di successo, si è messo all’opera per fornire al pubblico qualcos’altro di assurdo di cui parlare. Anche in questo caso, però, le aspettative così alte hanno portato a una grande delusione. I’m Not Ok With This partiva sicuramente con una buona base, e non era neanche da bocciare in realtà, ma la similarità con la serie madre e una trama non troppo sviluppata hanno portato la serie tv a essere cancellata dopo solo una stagione.

4) Anna Negri (Baby – Luna Park)

Luna Park (640×360)

Anna Negri, qualche anno fa, ha portato in Italia Baby. Tra lo scetticismo di chi ancora non vedeva un gran futuro per la serialità italiana lontana dalle fiction e chi veniva dalla visione del successone Skam Italia, Baby era riuscita quantomeno a far parlare di sé, funzionando anche per le prime due stagioni.

Guardata forse più per il fatto che riguardasse un importante caso italiano e che fosse ambientata nel nostro paese, Baby era stata vista e apprezzata da tante persone. Forse per questo motivo Anna Negri ha deciso di sfidare la sorte, tornando su Netflix con una nuova produzione: Luna Park.

L’errore commesso, in questo caso, è proprio quello di ricordare una fiction Rai del passato. L’eccessiva costruzione e la poca veridicità delle vicende, hanno portato alla quasi impossibile immedesimazione nei personaggi.

5) David Shore (Dr. House – Battle Creek)

Dr. House (640×360)

L’ultimo tra i registi delle serie tv che ci hanno deluso è Shore.

Dr. House è una di quelle serie tv che nessuno può dire di non aver visto. Con 8 stagioni e un talentuoso Hugh Laurie (che in qualsiasi film o serie vista dopo per noi rimarrà sempre Dr. House), ha tenuto compagnia a milioni di italiani durante l’ora dei pasti.

Drammatica e a tratti comedy, questa serie era chiaramente impossibile da superare, un po’ per la regia che anche senza particolari magheggi risultava fluida e un po’ per la sceneggiatura in grado di coinvolgerci in ogni storia. Shore quindi ci ha provato, ma al contrario di altri sopracitati è uscito inizialmente dallo stile medical drama, proponendo Battle Creek. Una sorta di poliziesco poco originale e scontato.

Battle Creek è stato un grandissimo flop, ma per fortuna Shore ha trovato il modo di rialzarsi. Come? Tornando al suo genere preferito con The Good Doctor.