HOW TO GET AWAY WITH MURDER
Shonda era già acclamata come un genio per Grey’s Anatomy e Scandal, ma anche HTGAWM è degna di nota. Anche questa una serie di trama, anche questa organizzata in flashback e flashforward.
Perfetta nella costruzione, più curata nei dettagli addirittura di Lost, mira a stupire sempre e comunque, mantenendo altissima la tensione, ma riesce a non strafare troppo, anche se qualche leggera pecca si inizia a intravedere nella seconda stagione, che punta maggiormente sul rapporto tra i vari personaggi. Non a caso, diversamente da Lost, qui i flashback non alleggeriscono la tensione, ma sono funzionali alla costruzione della trama e alle dinamiche che si instaurano tra i vari personaggi, compagni di corso, rivali, estranei e poi complici.
Memorabili i dialoghi, con battute rapide e monologhi veloci, che ben s’inseriscono nei ritmi serrati, quasi claustrofobici di questa serie. Il ritmo infatti è il vero valore aggiunto di HTGAWM, frenetico anche nei rari momenti di quiete e assolutamente ben calibrato. Poteva essere una serie facile da sbagliare, ma si sa, Shonda ci azzecca sempre: due sole stagioni ed è già un cult.
Anche Annalise, così come Lorelai, ha un modo di parlare rapido e sarcastico, ma mentre in Gilmore Girls il sarcasmo è sempre leggero e divertente, in HTGAWM questo diventa una vera e propria arma. Scene ‘riposanti’ non ce ne sono: è tutto un susseguirsi di drammi, con brevi sprazzi di normalità, spesso interrotti e trasformati anch’essi in dramma.