4) Fargo, prima stagione
Che Fargo dei fratelli Coen sia una serie molto particolare è evidente fin dai primi 10 minuti della prima puntata; la prima stagione, ancor più della seconda, ha anche quei lati oggetto di interesse dell’articolo odierno: in particolare Lorne Malvo prima, e Lester Nygaard dopo, rappresentano il massimo del cinismo (che sfocia in pura crudeltà, cioè la degenerazione di questo elemento comportamentale) nelle loro azioni. Nello specifico, il primo è, oltre ad essere uno spietato killer, uno vero e proprio disseminatore di discordia e odio nei piccoli paesi del Minnesota: eppure ci piace, anche perchè l’interpretazione di Billy Bob Thorton è a dir poco magistrale. Il secondo, interpretato da Martin Freeman è invece un personaggio che vive una iperbole di cambiamenti (in senso lato, come Walter White) che lo portano a diventare un insopportabile bastardo: la differenza sta nel fatto che il primo è nato per essere così, il secondo è (volutamente) una grande forzatura.
5) Mad men
Infine, non poteva mancare un altro personaggio che di cinismo se ne intende parecchio: Don Draper. La contestualizzazione è al proposito importantissima, visto che ci troviamo nell’America degli Anni Sessanta; in particolare, lavorare nel campo della pubblicità sembra aumenti le possibilità di incontrare persone ciniche e senza scrupoli. Gli anni del consumismo presentano un protagonista distaccato emotivamente dagli altri (si veda per esempio il suo rapporto con le donne), ma soprattutto pronto a qualsiasi cosa per ottenere un personale tornaconto: si pensi alla falsità della questione delle sigarette (con l’apparente interesse salutare ma che celava il reale interesse personale). Un uomo, dunque, precisa espressione delle contraddizioni e delle ingiustizie di quel periodo (e non solo).