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7 elementi dei videogame che sono stati riprodotti in maniera soddisfacente nell’adattamento televisivo

Joel ed Ellie in una scena di The Last of us
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Da anni i videogiochi ormai offrono ben più della componente ludica. Le storie che ci raccontano, infatti, sono andate via via complicandosi, arricchendosi e intrecciandosi con i diversi capitoli di cui una serie videoludica può essere composta. Non basta più “giocare”, per completare un videogioco bisogna stare attenti anche alla sua narrazione, alla storia dei suoi personaggi e alle scelte che noi, in qualità di giocatori, prendiamo. Ogni scelta, ponderata o meno, può portare a esiti completamente opposti. Gli elementi dei videogame sono importantissimi tasselli che influenzano l’esperienza del giocatore e, di conseguenza, la sua partecipazione attiva alla storia narrata. Dal gameplay alle ambientazioni, allo stesso modo della musica e delle interazioni tra personaggi, il giocatore e fan di un videogame si aspetta di ritrovare questi elementi nei diversi capitoli di un videogioco.

Le Serie Tv tratte da videogame stanno trovando nei franchise videoludici un campo prospero per portare al pubblico di “non gamer” nuovi prodotti, freschi e originali (a livello televisivo). Allo stesso modo però, quando esce un nuovo adattamento, sia esso film o Serie Tv, gli elementi dei videogame devono poter essere ritrovati. Si tratta di piccoli easter egg per i fan/gamer, che ricercano la stessa esperienza provata durante il gioco. Riprendere questi elementi, poi, diventa anche un omaggio al videogioco e a tutto l’ecosistema creatosi intorno ad esso. Riprodurre, questi elementi, in modo soddisfacente è diventata, quindi, una prerogativa assoluta all’interno delle produzioni seriali e l’occhio più attento può subito notarle.

Tra le Serie Tv tratte da videogame, gli elementi ripresi negli adattamenti sono molti, ma ecco i migliori

1) Personaggi memorabili – The Last of Us e The Witcher

The last of us, i due protagonisti della serie uno accanto all'altro
cerdits: HBO

Riprodurre in versione live action personaggi che, essenzialmente, non sono reali non è cosa facile. Eppure sia The Last of Us che The Witcher sono riusciti egregiamente nella missione. E mi riferisco sia all’estetica, sia al carattere. Andiamo con ordine. The Last of Us (disponibile su Now Tv), nuovo cavallo di battaglia di HBO basata sull’omonimo videogioco della Naughty Dog e supervisionata da Neil Druckmann, è stato uno spartiacque. E lo è stato in più sensi, motivo per cui (spoiler) apparirà più volte in questa lista. Il Joel di Pedro Pascal e la Ellie di Bella Ramsey hanno la stessa alchimia della loro versione digitale. Come sono il cuore pulsante del videogioco, allo stesso modo lo sono della Serie. L’evoluzione e la profondità emotiva della coppia muta gradualmente nel corso delle vicende, a pari passo con il videogioco. 

Nonostante le diverse mancanze, una nota di merito in campo caratterizzazione va anche a The Witcher, di Netflix. Sebbene adattamento dei libri del polacco Andrzej Sapkowski, il Geralt di Rivia di Henry Cavill porta con sé molte delle caratteristiche che i fan hanno adorato nei videogiochi di CD Projekt Red. Sia a livello estetico che caratteriale, Gerald è uguale al videogioco. Le diverse armature che lo vediamo indossare sono palesemente riprese dalla serie di videogame che lo vede protagonista. A differenza della sua versione letteraria, Gerald è molto meno loquace e il suo tono laconico e il sarcasmo pungente la fanno da padrone. È evidente che il franchise sia stato di ispirazione nella creazione di Gerald. Quando si tratta di riportare sullo schermo personaggi iconici dei videogame (o resi tali da questi), la fedeltà alla sorgente è vitale per non ritrovarsi schiere di fan demolire la Serie sui social.

2) World Building fedele – Fallout

una scena della protagonista di Fallout in penombra
credits: Amazon Prime Video

Un mondo ben costruito è fondamentale per immergere i fan. Fortunatamente per quelli del franchise di Fallout (vi lascio la nostra analisi), la serie prodotta da Amazon Prime Video, basata sull’omonima serie di videogiochi creata da Interplay Entertainment (ora posseduta da Bethesda Softworks), ha riprodotto fedelmente le ambientazioni del videogioco. Un entusiasmo quasi senza precedenti ha accolto la trasposizione dell’iconico universo, offrendo un’esperienza visiva autentica e coinvolgente. L’immaginario post-apocalittico e retro-futuristico, con i suoi design stile anni ‘40-’50, è stato riprodotto a livello quasi maniacale. I Vaults, i rifugi sotterranei della Vault-Tec, sono stati ricreati tali e quali a quelli del franchise, con attenzione a qualsiasi dettaglio, perfino la texture dei materiali (mi riferisco ovviamente al “cemento-legno”). La fedeltà permane anche al “piano di sopra”, nella Wasteland e nella sua desolazione.

Il contrasto tra l’estetica e la musica rétro e le ambientazioni di superficie riesce a raggiungere una sorta di equilibrio tra fedeltà al materiale originale e innovazione narrativa. Sia i fan di lunga data, sia i nuovi spettatori hanno trovato nel worldbuilding di Fallout una produzione visivamente e tematicamente di qualità. Si tratta di un mondo complesso e stratificato (letteralmente) e riprodurlo fedelmente richiede studio, dedizione e collaborazione con Bethesda. Garantire la coerenza con i giochi è stato per la Serie come fare jackpot, servendosi delle ambientazioni come ulteriore ponte narrativo per agganciare i fan.

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