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7 grandi miniserie snobbate dalle nomitation come miglior miniserie agli Emmy

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In questo articolo esploreremo sette grandi miniserie sottovalutate che hanno catturato il cuore del pubblico e della critica, ma che, inaspettatamente, sono state ignorate nelle nomination come “Miglior Miniserie” agli Emmy Awards. Queste opere straordinarie hanno lasciato un’impronta indelebile nella cultura televisiva, ma sembrano essere passate inosservate quando si tratta dei premi più prestigiosi.

Queste miniserie, spesso dimenticate dalle nomination, meritano di essere celebrate per le loro storie indimenticabili e la qualità del loro lavoro. Attraverso una comparazione con altre opere che hanno subito la stessa sorte, cercheremo di capire come vengono selezionati i vincitori e quali fattori influenzano le decisioni di premiazione.

Vediamo 7 miniserie sottovalutate che meritavano di più

1) Too Old to Die Young

Too Old to Die Young (640×360)

Tra le miniserie sottovalutate che meritavano di più

Too Old to Die Young è una miniserie televisiva drammatica creata da Nicolas Winding Refn e Ed Brubaker. La serie è stata trasmessa nel 2019 su Amazon Prime Video ed è stata ben accolta dalla critica per la sua estetica unica, la regia audace e la narrazione oscura e complessa.

La storia si svolge a Los Angeles e segue la vita di Martin Jones, interpretato da Miles Teller, un agente della polizia coinvolto nel mondo oscuro del crimine. Dopo essere stato coinvolto in un evento tragico, Martin si ritrova a percorrere un cammino di autodistruzione e vendetta, in una trama avvolta da mistero e segreti. Nonostante la sua originalità e le performance apprezzate dal cast, Too Old to Die Young non ha ricevuto alcuna nomination agli Emmy Awards. Questo ha deluso molti fan e sostenitori della serie, i quali consideravano la miniserie degna di un riconoscimento per la sua sperimentazione e il suo approccio innovativo al genere televisivo.

2) And Then There Were None

And Then There Were None (640×360)

And Then There Were None è un’altra miniserie televisiva che ha lasciato il pubblico e la critica incantati, ma che è stata sorprendentemente esclusa dalle nomination agli Emmy Awards. And Then There Were None è una miniserie britannica del 2015 basata sull’omonimo romanzo di Agatha Christie, uno dei capolavori della letteratura gialla. La serie è stata trasmessa dalla BBC One ed è stata ampiamente elogiata per la sua fedeltà al materiale originale e per le ottime performance degli attori.

La trama segue dieci personaggi apparentemente estranei tra loro, invitati su un’isola remota da un misterioso ospite. Tuttavia, dopo il loro arrivo, scoprono di essere stati radunati per una ragione sinistra e iniziano a essere assassinati uno dopo l’altro. Con il passare del tempo e delle morti, emerge una tensione crescente e una serie di segreti sepolti, creando un’atmosfera di mistero e sospetto. Nonostante il suo successo e la sua alta qualità, la miniserie non ha ottenuto alcuna nomina agli Emmy Awards. Questo ha sorpreso molti spettatori e fan dell’opera di Agatha Christie, i quali ritenevano che la serie meritasse sicuramente un riconoscimento per la sua eccellenza nella realizzazione e l’abilità nel portare alla vita uno dei classici gialli più amati della storia.

3) 11.22.63

11.22.63 (640×360)

11.22.63 fa parte delle miniserie sottovalutate del 2016, basata sul romanzo di Stephen King con lo stesso titolo. La serie è stata prodotta da J.J. Abrams e trasmessa su Hulu. Questa presenta una storia affascinante e coinvolgente, con elementi di fantascienza e viaggi nel tempo.

La trama segue un insegnante di liceo, interpretato da James Franco, che scopre un portale nel tempo che lo trasporta nel passato, esattamente nel 1960. Il suo obiettivo è impedire l’assassinio del presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, avvenuto il 22 novembre 1963. Tuttavia, il viaggio nel tempo è costellato di sfide e conseguenze inaspettate, rendendo la sua missione molto più complessa e pericolosa di quanto avrebbe mai immaginato. Purtroppo, anche 11.22.63 non ha ricevuto nessuna nomination agli Emmy Awards. Questo ha lasciato perplessi molti spettatori e fan della serie, i quali consideravano la miniserie degna di un riconoscimento per la sua originalità e la sua abilità nel portare sullo schermo il romanzo di successo di Stephen King.

4) The New Pope

The New Pope (640×360)

Tra le miniserie sottovalutate più famose

La trama di The New Pope prosegue da dove si è interrotta la spettacolare The Young Pope. La storia ruota intorno a Pio XIII, interpretato da Jude Law, il giovane e carismatico Papa che entra in coma alla fine della prima stagione. Nel frattempo, un nuovo Papa, Papa Giovanni Paolo III, interpretato da John Malkovich, viene eletto e inizia a guidare la Chiesa cattolica in un momento di grande turbolenza e cambiamento.

La serie esplora temi complessi e controversi, tra cui il potere e la politica all’interno del Vaticano, il conflitto tra fede e istituzione e le sfide che il nuovo Papa deve affrontare nel tentativo di mantenere il proprio carisma e le proprie convinzioni. The New Pope è stata elogiata dalla critica per la sua scrittura intelligente, le interpretazioni impeccabili dei suoi attori e la sua estetica straordinaria. Paolo Sorrentino ha creato una narrazione coinvolgente e ambiziosa, rendendo la serie un successo sia tra il pubblico che tra la critica. Nonostante il suo successo e l’apprezzamento generale, The New Pope è stata sorprendentemente esclusa dalle nomination come “Miglior Miniserie” agli Emmy Awards. Questa esclusione ha lasciato molti fan e sostenitori della serie delusi, i quali ritenevano che la miniserie meritasse sicuramente un riconoscimento per la sua qualità e il suo valore artistico.

5) Midnight Mass

miniserie sottovalutate
Midnight Mass (640×360)

Tra le miniserie sottovalutate troviamo la storia di Midnight Mass che si svolge in una piccola comunità isolata sull’isola di Crockett, dove un prete carismatico di nome Monsignor Pruitt (interpretato da Hamish Linklater) arriva per guidare la parrocchia. Man mano che il prete inizia a celebrare delle misteriose messe di mezzanotte, accadimenti inspiegabili cominciano a verificarsi nell’isola, mettendo a dura prova la fede e le convinzioni della comunità.

La serie esplora temi profondi, tra cui la fede, il fanatismo religioso, la redenzione e le conseguenze dell’ossessione per la religione. Con una narrazione complessa e una suspense continua, “Midnight Mass” è riuscita a catturare l’attenzione degli spettatori e a mantenerli con il fiato sospeso per tutta la durata della serie. Con la delusione del pubblico, anche questa serie è stata esclusa dalle nomination come “Miglior Miniserie” agli Emmy Awards. Questa mancanza di riconoscimento ha lasciato molti fan davvero delusi.

6) Maniac

miniserie sottovalutate
Maniac (640×360)

Maniac è una miniserie televisiva drammatica e fantascientifica del 2018, creata da Patrick Somerville e diretta da Cary Joji Fukunaga. La serie è stata prodotta da Netflix ed è stata molto apprezzata per la sua originalità, la regia innovativa e le prestazioni dei suoi protagonisti.

La trama di questa miniserie sottovalutata segue due personaggi principali, interpretati da Emma Stone e Jonah Hill, che partecipano a un esperimento farmaceutico che promette di curare le malattie mentali. Le loro vite si intrecciano in un’alternativa realtà psichedelica, dove vivono avventure inimmaginabili e affrontano i loro demoni interiori. La serie esplora temi profondi come la malattia mentale, l’identità, l’amore e la ricerca di significato nella vita. Con uno stile visivo unico e un mix di generi che spaziano dal dramma alla commedia alla fantascienza, “Maniac” ha catturato l’attenzione del pubblico per la sua creatività e la sua audacia narrativa. Tutto ciò non è bastato a garantirgli un Emmy.

7) Station Eleven

miniserie sottovalutate
Station Eleven (640×360)

La trama di Station Eleven si svolge in un futuro post-apocalittico dopo un’epidemia mortale di influenza chiamata “Georgia Flu”, che ha sterminato la maggior parte della popolazione mondiale. La storia segue un gruppo di sopravvissuti che cercano di ricostruire la loro vita in un mondo distrutto, mentre la memoria del passato e l’arte si rivelano strumenti vitali per mantenere la speranza e la dignità umana.

La serie esplora temi universali come la resilienza umana, l’amore, la perdita e il significato dell’arte nella nostra esistenza. Attraverso flashback e una narrazione non lineare, Station Eleven costruisce un quadro avvincente delle vite dei suoi personaggi e delle connessioni che li legano.

Nonostante il suo acclamato successo e la sua forza narrativa, Station Eleven è stata sorprendentemente esclusa dalle nomination come “Miglior Miniserie” agli Emmy Awards. Questa mancanza di riconoscimento ha lasciato molti fan e ammiratori della serie delusi, i quali ritenevano che la miniserie meritasse sicuramente un posto tra le migliori produzioni televisive dell’anno (qui puoi trovare qualche altra miniserie valida da guardare).