Per Spencer Tracy, che è stato una storica star di Hollywood, per essere attore era importante “Imparare le battute e non urtare contro i mobili”. Frase fatta propria da chi nell’ambiente artistico si è trovato a recitare anche per poche battute in serie o film ed essersela cavata bene. Non sarà un elenco esaustivo, bensì più curioso. Non i magnifici 7 tra i tanti, ma gli interessanti 7, questo sì. Ah, dimenticavo: l’ordine non è legato alla performance.
Quello è puramente casuale, come per molti di loro è stato trovarsi a recitare, d’altronde.
1. Britney Spears
La Principessa del pop, una del mitico gruppo dei Mouseketeers del Mickey Mouse Club del 1990 non poteva non approdare anche in serie tv di tutto rispett. Anzi, iconiche. Parliamo infatti di How I Met Your Mother (passata da Netflix a Diney+, la trovate qui) e Will & Grace. In How I Met Your Mother recita efficacemente il ruolo di Abby, una receptionist innamorata, ma non ricambiata, di Ted Mosby. Per una serie di equivoci crede che il suo amore sia corrisposto. Perfetta interpretazione della classica bionda svampita ma con humour. Un paio di anni prima si era cimentata in un ruolo ancora più divertente in Will & Grace. Amber-Louise un’ospite di un talk show di stampo repubblicano che si professa ultra religiosa solo per approdare al successo in TV mentre nasconde il suo passato da attrice porno-saffica. Prova attoriale superata, Star di Hollywood confermata.
2. Taylor Swift
Un’altra star di Hollywood della musica che è stata evocata (è il caso di dirlo, per i continui rimandi musicali alle sue canzoni da parte dei protagonisti) in una serie anche se per una breve apparizione con poche battute. Si aggiudica la parte di Elaine, l’ex ragazza di Shivrang che sta per sposare Cece, nell’episodio finale della seconda stagione di New Girl. Elaine era la ragazza amata da Benjamin (Dustin Hoffman) ne Il Laureato e fugge con lui dalla chiesa dove si sta per sposare. Probabile citazione degli autori e Taylor Swift ha l’onore di ricordarla e con poche battute divertenti entrare nella parte.
3. Lady Gaga
Vera Star non solo di Hollywood e ben tre anni prima che “nascesse” in A Star Is Born. Era il 2015 e American Horror Story, la serie che ha creato una tendenza con un pessimo finale, introduce Lady Gaga nel mondo dell’Hotel Cortez, un Hotel California orrifico dove gli ospiti sono morti o vivi apparenti, tutti prigionieri dei corridoi e delle stanze dell’albergo ma principalmente di loro stessi. Lady Gaga è una Contessa a guardia di tutti, algida e indifferente ma non al tradimento tanto da contribuire nell’episodio Room 33 che la ospita al sangue che scorre copioso per tutta la serie. Vera, indiscutibile Star di Hollywood, da meritarsi un Golden Globe per la sua intensa interpretazione, equilibrio di freddezza e sentimenti inaspettati.
4. Justin Bieber
L’eterno adolescente, cantante pop idolatrato dalle adolescenti, con il suo primo EP certificato disco di platino, si è cimentato appena diciassettenne in due episodi di C.S.I. Interpreta Jason, un ragazzo con un fratello maggiore che cerca vendetta costruendo bombe per uccidere poliziotti. Justin Bieber, adolescente nella vita e nella parte, veste bene i panni del ragazzo che sembra essere stato trascinato in una storia più grande di lui mentre risulterà essere il deus ex machina della vendetta, senza rispetto per la vita, neanche la sua. Convincente nonostante la sua giovane età.
5. Little Steven
Musicista di razza, membro della storica E Street Band che segue Bruce Springsteen nei suoi concerti, Steve Van Zandt all’anagrafe ma Little Steven per il mondo della musica quando lavora da solista. Il suo talento non si ferma alla musica, si espande alla recitazione attingendo dalle sue origini italiane (Lento è il cognome del padre, Van Zandt del secondo marito della madre) che gli danno l’occasione di essere parte di una delle migliori serie televisive mai prodotte, senza la quale Netflix non avrebbe avuto necessità di esistere: I Soprano. Little Steven interpreta Silvio Dante, amico d’infanzia di Tony Soprano e consigliere della famiglia DiMeo. Steve Van Zandt continua la sua carriera di attore unendo le sue origini italiane all’eredità del cognome norvegese nella prima serie originale Netflix Lilyhammer. Star di Hollywood al cento per cento.
6. Louis C.K.
Da stand-up comedian ad attore il passo è sicuramente più breve. Louis C.K. è di fatto il Louie della serie che ha scritto e interpretato per ben 5 stagioni. Interpretare se stesso attraverso un personaggio specchiato. Un bell’esperimento di “serie” dove il virgolettato sta a identificare le anomalie che la rendono più una stand-up comedy 2.0, estesa a 20 minuti a episodio, con un personaggio unico e pochi altri che girano intorno scambiandosi i ruoli, la continuity è un’opinione ma non di Louie-Louis. Resa d’attore non discutibile.
7. Jay Leno
Anche Jay Leno nasce come stand-up comedian quindi il gene dell’attore è sempre stato parte del suo essere. Al contrario di Louis C.K. però, non ha problemi a ricoprire dei ruoli ben precisi, portando sì la sua personalità ma all’interno delle caratteristiche del personaggio, della sceneggiatura. Il ruolo più continuativo, non legato ad uno o due episodi, è stato quello nella serie di Tim Allen Last Man Standing dove interpreta Joe, un meccanico che lavora nel negozio Outdoor Man. L’alchimia con Tim Allen permette a Jay Leno di tirare a lucido il suo animo d’attore.
Anche se l’elenco è personale e non esaustivo, salta all’occhio che i vasi comunicanti tra musica e recitazione sono quelli che funzionano meglio. Forse perché in fondo si tratta sempre di una questione di ritmo e di pause, con buona pace dei mobili. E a proposito di prove attoriali riuscite, vi lasciamo con una lista dei 10 cast che sono cresciuti meglio nel corso delle stagioni.